Continua il boom del turismo a Napoli ed in Campania. Anche durante le recenti vacanze natalizie si è registrato nuovamente il tutto esaurito. Il fenomeno si ripete da diverse stagioni, e non può, ovviamente, che fare piacere. Ormai la crescita ha assunto dimensioni tali che, per raggiungere risultati più ambiziosi, non basta più solo il volontarismo e l’iniziativa individuale.
Servono cabine di regia ed azioni collettive. Occorre cominciare a definire e coordinare programmi, progetti, azioni. Insomma, serve passare dalla eccellenza dei solisti all’armonia dell’orchestra. E qui, spesso, nella cultura meridionale, casca l’asino.
Ma proprio su questo terreno si gioca il tema dello sviluppo strutturale per il futuro del turismo a Napoli ed in Campania. Molti sono i terreni per i quali servirebbe un approccio coordinato. Ci concentriamo sul terreno della integrazione nel sistema della mobilità, letto sotto la chiave delle porte di accesso alla città metropolitana.
Aeroporto, porto e stazione ferroviaria costituiscono gli snodi che mettono in connessione i punti di arrivo e partenza dei flussi turistici con il sistema cittadino e metropolitano. Forniscono il primo impatto sul livello qualitativo della città e determinano la percezione iniziale e terminale della esperienza di viaggio e di soggiorno per i turisti.
Molto c’è da fare su questo fronte, sia per migliorare il livello dei servizi offerti in ciascuno di questi nodi, sia, e soprattutto, per costruire una immagine coordinata della città. Sul primo fronte, quello della qualità soggettiva del singolo nodo, l’aeroporto di Capodichino ha già raggiunto uno standard di eccellenza. Porto e stazione ferroviaria debbono prendere a riferimento il percorso di miglioramento che è stato realizzato nel corso di questi anni dalla Gesac.
Sul secondo fronte, quello del coordinamento e della strategia congiunta tra i nodi, occorre definire e strutturare un percorso, che muove soltanto da poco i suoi primi timidi passi. Servizi informativi al viaggiatore, standard di prestazioni, valorizzazione degli eventi cittadini, coordinamento con le istituzioni e con gli operatori economici sono tutte azioni necessarie che vanno messe in campo.
Costruire una squadra tra soggetti pubblici e soggetti del mercato, rispettando e valorizzando il ruolo di tutti, rappresenta il metodo che può condurre al successo. nel mondo economico contemporaneo; proprio questa capacità di essere sistema è la chiave di volta per generare quel valore aggiunto che crea vantaggio competitivo per una meta turistica.
Non mancano le materie prime per assicurare successo. L’attrattività dei luoghi, dal punto di vista naturalistico e culturale è indubbia. Il grande lavoro svolto dai direttori dei principali musei negli ultimi due anni ha certamente posto le basi per un ulteriore passo in avanti. Museo Archeologico, Museo e Bosco di Capodimonte, Reggia di Caserta hanno incrementato robustamente il numero dei visitatori, ed hanno arricchito i programmi e gli eventi che saranno in grado di esprimere valore aggiunto su cui basare una piattaforma robusta per uno sviluppo futuro.
L’accessibilità ai luoghi di eccellenza rappresenta il primo elemento su cui lavorare. Mettere in connessione i nodi di scambio con i luoghi della cultura e dell’arte rappresenta una linea di azione destinata a pagare. Qualcosa è stato fatto. Il porto è connesso ai tre principali Musei prima citati con servizi di collegamento regolari. Tra porto, stazione ed aeroporto è stato affinata la linea urbana di interconnessione su bus (Alibus) che oggi si svolge con una buona frequenza e con un buon livello di qualità. Andrebbe rivisto il prezzo del biglietto per la fermata in stazione, che è oggettivamente troppo alto per generare attrattività.
Il secondo elemento sui cui serve ora lavorare è lo standard unico dei servizi informativi a supporto dei turisti. La Regione Campania ha meritoriamente avviato una propria offerta di infopoint nei tre luoghi in interscambio che costituisce una novità ed una buona premessa per miglioramenti ancora necessari.
Bisognerà lavorare anche su una dimensione di territorio più ampia. Porto, aeroporto e stazione debbono cominciare a lavorare in logica di sistema regionale. Ce ne sono tutte le premesse di carattere organizzativo. Ora anche Gesac si appresta ad essere gestore di servizio anche per Salerno, dopo che stazione e porto garantiscono già una unitaria azione di governo per il capoluogo e l’altro attrattore regionale significativo.
Tra Regione Campania, Comune di Napoli e città metropolitana serve un maggior livello di coordinamento istituzionale, per definire quella gerarchia di priorità di azione di promozione che garantirebbe sicuramente maggiore efficacia nelle politiche promozionali.
Insomma, un percorso muove i suoi primi passi. Possiamo soltanto migliorare. La squadra dei nodi di interscambio può essere non solo un punto di forza di per sé, ma anche un esempio di una modalità di lavorare che può essere poi esportata anche in altre esperienze che richiedono coordinamento ed azioni congiunte.
Pietro Spirito
Presidente della Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale