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A Matera il G20 Esteri-Sviluppo nel 2021

by Maria Mastrullo
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Dopo i lustri da Capitale europea della Cultura 2019, Matera si trova nuovamente proiettata sulla scena internazionale”, così il sindaco Domenico Bennardi ha commentato la notizia che la Città dei Sassi dal 28 al 30 giugno 2021 ospiterà il G20 dei Ministri degli Esteri.

Il Gruppo dei 20, come noto, è un forum di Capi di Stato e di Governo che affrontano le questioni più rilevanti per l’economia globale. Ne fanno parte 19 Paesi più l’UE e rappresenta l’80% del PIL mondiale. Una prova importante per l’Italia, che ha preso il testimone dall’Arabia Saudita. In particolare, saranno trattati i grandi temi dell’agenda globale come la tutela della salute e la sostenibilità, l’empowerment femminile, l’innovazione e la ricerca, la lotta alla corruzione.

Il Ministro degli esteri italiano, Luigi Di Maio, ha confermato la scelta di Matera quale sede del summit per la sezione Esteri-Sviluppo: “sarà l’occasione per far conoscere a livello internazionale una delle città più belle del nostro Paese”. Una scelta di grande valore per la bellissima città di Matera, i cui “Sassi” ne fanno una delle città ancora abitate più antiche al mondo. Dichiarati nel 1993, nell’Assemblea di Cartagena de Indias (Colombia), patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, primo sito dell’Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento, la Città dei Sassi ha un’identità che la distingue indiscutibilmente da tutte le altre e grazie a ciò potrà ospitare un appuntamento mondiale che riunirà le delegazioni dei Paesi più sviluppati del mondo per la prima volta in Italia.

In questi mesi che ci separano dal G20, l’intera Basilicata – “terra di luce, di lupi e di briganti” – dovrà avere la capacità di affrontare con successo anche le sfide più impegnative per l’organizzazione dell’evento. Come già fatto per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 – “Open Future” – che è stata una scommessa vinta grazie al lavoro della Fondazione Matera-Basilicata 2019, vincitrice del premio Melina Merkourī (ideatrice delle capitali europee della cultura) assegnatole dalla giuria internazionale di selezione europea.

A Matera, dunque, spetta una grande responsabilità, una scelta che riveste un significato che va ben oltre il riconoscimento del valore e delle potenzialità di una città e di un territorio. E’ un’occasione per tutto il Meridione, che da Matera è simbolicamente rappresentato, una opportunità per un più ampio progetto politico, culturale, economico e sociale. Anche in una prospettiva di sviluppo turistico della città che, al centro dell’attenzione internazionale, può rappresentare un punto di riferimento per tutta la regione e il Mezzogiorno.

La città è di aspetto curiosissimo, viene situata in tre valli profonde nelle quali, con artificio, e sulla pietra nativa e asciutta, seggono le chiese sopra le case e quelle pendono sotto a queste, confondendo i vivi e morti la stanza. I lumi notturni la fan parere un cielo stellato”. Ricordandola con i versi di Giovan Battista Pacichelli, storico e abate.

La bellezza di Matera è una bellezza senza tempo che offre una grande lezione sul più profondo significato della dimensione estetica. Una bellezza ineguale che il mondo ci invidia, forse perché opera corale di un popolo che l’ha modellata sulla propria esistenza, sulla propria pelle, con la quotidiana fatica del vivere.