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Lettieri: imprenditori tutelino lavoratori al di là del blocco dei licenziamenti

by Francesco Vorro
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Lettieri

Se molte aziende italiane sono in crisi lo si deve alla pandemia. Sono dell’opinione che gli imprenditori non debbano licenziare, a prescindere dalla proroga o meno del blocco dei licenziamenti. Bisogna stringere i denti e attendere la ripresa”. A dirlo è Gianni Lettieri, patron di Atitech, che prosegue: “È vero anche, però, che lo Stato deve dare una mano alle aziende. Devono arrivare subito le risorse per i ristori e per sopperire alla perdita di fatturato. Si è perso troppo tempo”.

Ci ha colpito positivamente che un industriale del suo peso, Atitech è leader in Europa nella manutenzione di aeromobili e Lettieri fra l’altro è stato presidente dell’Unione Industriali di Napoli, abbia rilasciato ieri alla trasmissione radiofonica “Barba&Capelli” su CRC queste dichiarazioni. Ma vediamo cos’altro ha detto.

In Germania, nazione che è il nostro primo concorrente nel settore manifatturiero, i ristori arrivano ad horas, il che consente alle imprese di ripartire subito, a beneficio del paese intero. Il nuovo governo faccia tutto quanto necessario per mettere a disposizione delle imprese gli strumenti necessari per ripartire. Sono d’accordo con il vicepresidente di Confindustria Maurizio Stirpe rispetto al fatto che lo Stato debba prorogare il blocco dei licenziamenti per quelle aziende che hanno visto sospese o ridotte le proprie attività per legge. Anzi credo che serva un atto di coraggio da parte degli imprenditori italiani, che hanno il dovere di tutelare i propri lavoratori in un momento di emergenza come questo, al di là del blocco”.

Beh confessiamo di non aver forse mai sentito un imprenditore schierarsi contro i licenziamenti e ci auguriamo con tutto il cuore che il suo appello venga ascoltato.

Anche quando lo stesso Lettieri aggiunge che “In questo Paese abbiamo bisogno di far ripartire il mercato del lavoro, ma il mercato del lavoro non ripartirà se non cresce il Pil. Occorre dunque essere cauti finché c’è questa situazione di pandemia in giro. Una crisi che non colpisce soltanto Napoli ma anche città più ricche come Milano, dove in fila alla Caritas ci sono donne con bambini che prima erano impiegate e che ora si ritrovano in uno stato di indigenza perché non possono più beneficiare della Cassa integrazione. Dobbiamo uscire da questa situazione e per uscire dall’impasse occorre lavorare tutti insieme. Credo che il presidente Draghi sia una fortuna per l’Italia. E’ un’occasione unica per il Paese, bisogna tener presente che gli importi del Recovery Fund sono di gran lunga superiori a quelli del Piano Marshall, che ha salvato l’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di fondi che bisogna sapere utilizzare e sotto questo aspetto Draghi è una sicurezza. Ha una autorevolezza internazionale e un prestigio che gli consentirà di affrontare al meglio, anche nel nostro Parlamento, le sfide e gli argomenti spinosi che si presenteranno già dai prossimi giorni.”