Da Francavilla a mare fino al confine con il Molise si sviluppa la Costa Teatina, che attende la firma del Presidente Mattarella per l’istituzione del relativo Parco Nazionale. Paesaggi incontaminati, monumenti, centri storici pieni di testimonianze artistiche. E anche le antiche macchine da pesca: i Travocchi o Trabocchi. Al posto della vecchia ferrovia dismessa si sta realizzando la tratta abruzzese della Ciclovia Adriatica, la “Via Verde della Costa dei Trabocchi”.
Ma Italia Nostra denuncia una serie di “interventi scriteriati” e lancia un appello per la difesa della Costa.
Infatti, la legge regionale sui Trabocchi ne comprometterebbe la funzione testimoniale consentendone l’ampliamento e trasformandoli di fatto in ristoranti. Poi, si starebbe prevedendo la realizzazione della ciclovia sulla base di scelte ambientalmente scorrette (pavimentazioni impermeabili, servizi igienici prefabbricati in riva al mare, scarsa cura del contesto naturale). Infine, esisterebbe un “regolamento” che consentirebbe parcheggi a ridosso dei lidi e la concessione di attività di vendita di alimentari ed altro lungo il percorso.
Italia Nostra intende sollevare la questione presso le Amministrazioni locali, la Regione Abruzzo, il Governo e la Presidenza della Repubblica. Anche intraprendendo una campagna affinché, finalmente, venga istituito il Parco Nazionale per “restituire al Paese la Costa Verde dei Trabocchi”.