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News marittime

by Francesco Vorro
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La Spezia. Gli “smart gate”, i varchi portuali automatizzati promessi per il 2021 nel porto di La Spezia, non hanno incontrato il favore di tutti gli addetti ai lavori. L’iniziativa è stata lanciata da AdSP, LSCT, Spedizionieri, Agenti Marittimi e Doganalisti ma il responsabile di Trasportounito per la Liguria, rimarcando la totale assenza di consultazione preventiva, ritiene “illusorio e fantasioso pensare che il problema delle code interminabili (3 ore di semaforo rosso) subito quotidianamente dagli autotrasportatori si risolva con la promessa (in calendario nel 2021) di realizzazione di un progetto di automazione dei varchi”. Laddove la vera causa delle code agli “stagnoni” risiederebbe nell’organizzazione del terminal. Anzi, non sarebbe più accettabile che ogni terminal ed ogni bacino portuale stabilisca autonomamente i processi operativi e i sistemi telematici.

Lugano. Nova Marine Carriers, gruppo armatoriale che schiera un centinaio di navi specializzate nei traffic bulk, ha aderito a Sea Cargo Charter, l’organizzazione internazionale per la sostenibilità nel trasporto marittimo. Un impegno a rendere pubbliche le emissioni della sua flotta e a privilegiare l’obiettivo delle low emission nella scelta delle unità da noleggiare. Sea Cargo Charter significa: Cargill, Shell, Total, Anglo American, Dow, Norden, Trafigura, Euronav, Gorrissen Federspiel, Stena Bulk, per citarne alcuni, e si avvale del supporto di: Global Maritime Forum, Smart Freight Centre, University College London Energy Institute/UMAS e Stephenson Harwood. I suoi membri sono chiamati a utilizzare Sea Cargo Charter Clause nei contratti di noleggio di navi, realizzando così forme di integrazione fra gruppi industriali, caricatori, armatori e noleggiatori.

Mare al traverso. E’ stato presentato lo scorso 2 dicembre, con un dibattito sul web, il libro “Mare al traverso” di Nicola Coccia (ex Presidente di Confitarma) e Bruno Dardani (coordinatore di Blue Monitor Lab). Una storia dei rapporti fra shipping e finanza, che si chiude con l’invito a cercare nuove soluzioni per attrarre capitali verso lo shipping, sfruttando il risparmio privato e gli strumenti pubblici come quelli messi a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti. All’incontro hanno partecipato anche il Presidente di Federagenti e Vicepresidente di Conftrasporto, Gian Enzo Duci, il Presidente di Confitarma, Mario Mattioli, il Presidente di Assarmatori, Stefano Messina e il Managing Director di VSL Club, Fabrizio Vettosi. In particolare, sul tema della nuova versione del Registro Internazionale marittimo sono emerse posizioni differenti tra Assarmatori e Confitarma. Aldilà degli auspici, la strada della riunificazione non sembra percorribile.

Golfo di Guinea. In quelle acque, è stato sperimentato il protocollo anti-pirati della Marina Militare Italiana. Un’esercitazione antipirateria che ha coinvolto la fregata missilistica “Federico Martinengo” della Marina Militare e la nave portacontainer MSC Augusta. L’operazione fa parte di una più generale intesa di cooperazione tra il Comando Generale della Flotta Navale Italiana (CINCNAV), il Corpo delle Capitanerie di Porto (ITCG) e Assarmatori. L’obiettivo è quello di migliorare i collegamenti tra i vari Centri Operativi e testare l’efficienza operativa dell’organizzazione di sicurezza nazionale nelle operazioni di assistenza ed eventuale soccorso in mare con navi mercantili che navigano in acque internazionali. Nel corso della mattinata di lunedì 30 novembre MSC Augusta ha segnalato al Centro Operativo della Nazione di bandiera (Cipro) il pericolo di attacco armato da parte di un’imbarcazione sospetta. Dal CSO di Limassol l’allarme è stato quindi inviato al Centro Operativo della MSC che ha avvisato il Comando della Marina Militare Italiana. A questo punto è intervenuta la ITS Martinengo in attività di pattugliamento in quell’area. E’ giunto quindi sul posto un elicottero con una squadra di assaltatori che si è calata sul ponte mettendo in sicurezza la nave. Non a Caso il Golfo di Guinea che, come ha ricordato il Presidente di Assarmatori, Stefano Messina, è in assoluto la regione a più alto rischio pirateria per il trasporto marittimo.

Napoli/Rapallo. La IB che si occupa di sistemi automatizzati a bordo delle navi e di gestione delle flotte, da poco sotto il controllo del gruppo norvegese Arribatec, ha acquisito un importante contratto dalla napoletana Giuseppe Bottiglieri Shipping Company, gruppo storico della marineria italiana. Il gruppo Bottiglieri di Napoli ha infatti scelto il sistema InfoSHIP della IB per la digitalizzazione di tutti i processi di gestione del procurement della propria flotta, automazione e standardizzazione delle funzioni del ciclo acquisti e magazzino per tutte le unità operative. Lo staff navigante e quello di terra presso l’head office di Napoli potrà quindi lavorare in modalità cloud, garantendo la sincronicità dei dati e delle informazioni relative ad acquisti, budget, magazzino e distribuzione ricambi, con un flusso di comunicazione h24 all’interno della compagnia.