“Non siamo ancora fuori dalla fase più difficile. Bisogna mantenere con forza tutte le misure di sicurezza, per poter continuare ad avere ancora numeri meno alti di quelli che si registrano in altri paesi europei”. In collegamento col teatro Bellini di Catania, dove si è svolto un incontro su “La sanità post Covid-19”, il Ministro Speranza ha pronunciato queste parole redarguendo coloro che ritengono che le misure di prevenzione siano solo “lacci e lacciuoli” ed affermando che “soltanto un Paese sicuro può correre più veloce e ripartire con più energia”.
Sulla scorta di queste considerazioni e dell’aumento vertiginoso dei contagi, per domenica 11 ottobre è prevista una riunione urgente del Comitato Tecnico Scientifico con Speranza, per valutare la strategia da adottare e far fronte a questa nuova situazione di crisi. Non sono escluse valutazioni in merito all’adozione di nuove misure restrittive, e già qualche regione ha annunciato la possibilità di lock down locali per prevenire situazioni ancora più gravi, che in passato hanno messo in ginocchio il sistema sanitario.
E’ chiaro a tutti che la pandemia da Covid-19 preoccupa il mondo intero e che le conseguenze dal punto di vista economico stanno assumendo dimensioni sempre più grandi. Adesso bisogna concentrarsi per affrontare la situazione contingente, avere al più presto un vaccino, e nel frattempo collaborare tutti affinché i danni siano limitati al minimo. Detto questo, però, non è possibile non elaborare una riflessione più ampia sul modello di sviluppo che le politiche economiche stanno perseguendo nella totalità dei Paesi così detti sviluppati. Questo modello, per il quale si è sempre pensato ad una crescita economica illimitata, attraverso lo sfruttamento spesso individualistico delle risorse a disposizione del pianeta, ha creato e crea situazioni di diseguaglianza ed ingiustizia sociale di dimensioni ancora più grandi della stessa crescita. Una transizione verso un modello di sviluppo sostenibile, in cui la condivisione e la solidarietà siano elementi imprescindibili per il benessere dei popoli, diventa sempre più un’esigenza primaria che ogni governo nazionale dovrebbe mettere in agenda. “Oggi abbiamo la possibilità di voltare pagina, e voltare tutti insieme, e lavorare insieme in Italia e in Europa, verso un disegno di rilancio, verso un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e più inclusivo dal punto di vista sociale.” E queste sono alcune, delle considerazioni espresse dal Presidente del Consiglio Conte a conclusione dei lavori del “Festival dello Sviluppo Sostenibile” promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile dal 22 settembre all’8 ottobre. Se è vero che in Europa si è cominciato ad intraprendere un percorso nuovo, e che lo stesso è in linea con l’agenda politica del nostro Paese, ci sono tutte le premesse per farsi trovare pronti ed arrivare tra i primi a questo nuovo appuntamento con la storia.
Le future generazioni ringrazieranno!