A poche ore dalla ripartenza del 4 maggio, le acque del fiume Sarno ritornano marroni. Il corso del fiume attraversa diversi comuni dell’agro Nocerino-Sarnese, con il suo primato di fiume più inquinato d’Europa accompagna i cittadini con i suoi nauseanti effluvi, soprattutto in estate.
È chiaro che la colpa non è del fiume, ma di tutte quelle sostanze e liquami che vengono sversati illegalmente. Se sono sostanze chimiche industriali queste devono essere smaltite secondo procedure ad hoc per i rifiuti speciali e non possono in alcun modo essere eliminati attraverso le fognature. Se si tratta di spurghi civili e industriali (scarichi e rifiuti che si accumulano nelle fosse biologiche, pozzi neri, per poi essere svuotate) questi vanno smaltiti dietro trattamento. Nell’uno e nell’altro caso è difficile pensare che queste sostanze vengano smaltite correttamente.
Dopo che la foto del fiume Sarno ha fatto il giro del web, il Ministro dell’ambiente Sergio Costa ha preso disposizioni allertando il Nucleo Operativo Ambientale dell’arma dei Carabinieri per avviare un’indagine. Il punto è che la situazione del Sarno non è nuova, anzi, la novità per i cittadini dell’agro è stata, paradossalmente, vedere le acque del fiume chiare, ossia di colore naturale. L’incidenza di tumori in zona, da Nocera a Scafati, è molto alta, da addebitare probabilmente a molti fattori: inquinamento atmosferico da pm10 (polveri sottili), stile di vita, alimentazione… acque e sostanze che evaporano e vengono inalate.
Il comune detto “non è tutto oro quello che luccica” si addice bene alla riduzione dell’inquinamento durante la fase 1. In pieno confinamento acque di mari e fiumi limpide ma non per questo non inquinate, purtroppo. La trasparenza dell’acqua non è sintomo di purezza, ma il lockdown ha fatto sì ci si rendesse conto di quanto l’essere umano sia irrispettoso dell’ambiente in cui vive. La risposta alla fase 2 dimostra tutto il disinteresse verso il prossimo, perché, se c’è una cosa che più di altre è comunitaria e pubblica, è l’ambiente in cui viviamo.