Italia Nostra ha presentato ricorso al Consiglio di Stato sulla vicenda del Crescent di Salerno. “Non tanto per gli aspetti paesaggistici ma, soprattutto, quelli riguardanti il disastro ambientale avvenuto”.
La questione è nota. Il Crescent è un edificio lungo 300 metri e alto quasi 30, con tanto di piazza sul lungomare. Per consentirne l’edificazione, il Comune di Salerno avrebbe dichiarato il torrente Fusandola, “interferente”, un “collettore fognario”. Nonostante i vincoli esistenti. Ci sono state infinite polemiche, inchieste penali per presunte omissioni, una cementificazione ritenuta da molti selvaggia, pericolosa e illegale.
Oggi Italia Nostra chiede al giudice amministrativo il risarcimento dei danni paesaggistico-ambientali per circa 400 milioni di euro. “Le relative somme eventualmente riconosciute saranno utilizzate per fini pubblici: la mitigazione del rischio idrogeologico e il recupero del centro storico … Italia Nostra auspica che questa azione possa costituire un deterrente precedente giurisprudenziale contro futuri altri Crescent o ecomostri lungo le coste italiane”.