“La città europea. Tra dimora e spazio di negotium”. Dialogo tra Massimo Cacciari e Alessandro Bianchi, tenutosi lo scorso 22 novembre all’Università Telematica Pegaso a Roma.
L’incontro è stato aperto da Alessandro Bianchi, che lo ha presentato come quinto incontro del “Forum Internazionale di Studi sulla Città” attivato presso l’Università Pegaso.
Massimo Cacciari ha messo in evidenza che la città sta vivendo una fase di enormi e rapide trasformazioni, che occorre saper analizzare e comprendere se si vuole intervenire su di essa per renderla adeguata alle esigenze e ai desideri dei cittadini. Di qui l’esigenza di trovare un punto di equilibrio tra la città come “dimora”, ovvero spazio chiuso e di vicinanza che evoca la polis greca, e la città come “spazio di negotium”, ovvero luogo di scambi e interazioni che ha la sua matrice nella città romana.
Alessandro Bianchi è intervenuto ponendo tre questioni da affrontare per avviare questo percorso di comprensione e quello successivo di progettazione della città futura.
La questione della “contemporaneità”, il cui significato è ancora indefinito soprattutto nei campi dell’architettura e dell’urbanistica.
La questione della “smart city”, prigioniera dell’interpretazione tecnologica e, quindi, incapace di rispondere al vero tema di fondo: la qualità della vita dei cittadini.
La questione della “rigenerazione”, strada obbligata per progettare e costruire la città futura, oggi largamente incompresa sia in ambiti teorici e metodologici, che nelle norme e nelle pratiche.