“Ditemi come può una colazione essere leggera e nutriente allo stesso tempo. Oppure… musica Napoli!”. E parte una canzone napoletana neo melodica. A parlare è una specie di robottino che si rivolge ad una famiglia (nordica?) seduta al tavolo della prima colazione. I due bambini (rigorosamente un maschio e una femmina, come nelle migliori famiglie) si agitano al ritmo della musica. I genitori invece fanno una faccia tra lo schifato e lo spaventato e la madre copre il mostriciattolo. “Buondì Motta, la colazione golosa e leggera a prova di deficienza artificiale”, lo spot si chiude così.
Pare che la reazione dei napoletani sui social sia stata molto diffusa e molto offesa. Deficienza artificiale a chi? Ma siamo proprio sicuri che le cose stiano effettivamente così?
Negli anni scorsi era già stata utilizzata dalla Motta la strategia pubblicitaria di offrire ai consumatori spot graffianti, fatti apposta per suscitare polemiche. Al messaggio pubblicitario televisivo si aggiunge così l’eco delle proteste social e quella dei media che ne danno conto (come stiamo facendo noi ora, ne siamo consapevoli), in modo da potenziare il messaggio.
Questo ci fa pensare che forse le polemiche sui social potrebbero non essere del tutto genuine. Magari, in ottica pubblicitaria, si mettono in rete messaggi costruiti ad arte. Dubitiamo che i napoletani con i guai che li affliggono si mettano in massa a protestare sul web. E su cosa poi? In difesa della dignità partenopea coincidente con quella della canzone neo melodica? Come dire che se si facesse una battuta sulla Madonnina i milanesi insorgerebbero. Anche la cassa di risonanza dei giornali potrebbe essere indotta. Anche loro vivono di pubblicità (anche noi, ma purtroppo non ci hanno offerto un euro).
Diffidate gente, diffidate.