Sabato scorso, 3 agosto, è divampato un incendio in un sito di stoccaggio di rifiuti non pericolosi nell’area ASI di Battipaglia. Arpac, l’Agenzia per l’ambiente della Campania, sta effettuando monitoraggi specifici utilizzando un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria e le due centraline fisse, denominate Battipaglia Parco Fiume e Battipaglia Stir. Ieri mattina l’Agenzia ha installato anche un campionatore ad alto volume per la determinazione di diossine e furani nell’aria, nonché campionatori passivi per la determinazione di diversi parametri. Pubblichiamo di seguito la relazione dell’Arpac, datata 5 agosto, sulle attività condotte finora.
“Relazione sui primi accertamenti eseguiti nella zona interessata dall’incendio.
DESCRIZIONE DEL SITO OGGETTO DI INCENDIO
In data 3/8/2019, presso un sito di proprietà della New Rigeneral Plast srl, ubicato in area ASI del Comune di Battipaglia, si è sviluppato un incendio che ha interessato il materiale ivi stoccato.
Il sito de quo è catastalmente individuato al foglio 7, p.lle 141, 1515 e 137 (parte) del Comune di Battipaglia, presenta superficie di consistenza pari a circa 4000 mq ed era stato autorizzato a svolgere attività di recupero [R13] di rifiuti in procedura semplificata dalla Provincia di Salerno (denominazione precedente Sele SPA srl), con iscrizione di cui all’articolo 216 comma 3 del decreto Legislativo 152/06, numero 213.
La suddetta autorizzazione era stata revocata con provvedimento della Provincia di Salerno protocollo PSA 201800015706 del 17/01/2018, emesso a seguito di inottemperanza alla diffida n. PSA201700201672 del 15/09/2017, la quale scaturiva da un accertamento della scrivente Agenzia in data 07/09/2017, svolto congiuntamente ai VVUU di Battipaglia, nel quale erano emersi, tra l’altro, i seguenti elementi di criticità:
- il superamento dei quantitativi in stoccaggio, rispetto ai limiti autorizzati;
- la mancanza della SCIA ex articolo 4 DPR n. 151/2011 – regolamento recante la disciplina dei procedimenti inerenti la prevenzione incendi, sebbene l’impianto fosse dotato di sistema antincendio costituito da idranti perimetrali e provvisto di parere favorevole sul progetto antincendio.
In merito alla natura del materiale oggetto del fenomeno di combustione, si può rappresentare che, nel corso della ispezione ARPAC del 7/9/2017, si riscontrava, sul piazzale pavimentato, la presenza di rifiuti, in cumuli e balle, riconducibili a: CER 15 01 02, imballaggi in plastica; CER 15 01 06, imballaggi misti; CER 20 01 02, vetro da raccolta differenziata di RSU; CER 20 01 39, plastica da raccolta differenziata RSU; CER 19 12 12, altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, non pericolosi.
PRIME ATTIVITÀ CONDOTTE DA ARPAC
L’intervento dell’ARPAC è stato avviato tempestivamente rispetto alla richiesta del Comune di Battipaglia, seguita poi da quelle provenienti da altri Enti, nel primo pomeriggio del 3/8/2019, attraverso personale tecnico del Dipartimento Provinciale di Salerno. In primo luogo si è preso atto della natura della fonte di contaminazione, delle condizioni climatico-ambientali, del contesto naturale ed antropico nel quale si è sviluppato l’incendio.
- La fonte di contaminazione era costituita dai prodotti della combustione generati dall’incendio di rifiuti di cui era nota, in linea di massima, la composizione merceologica (vedi tabella precedente).
- In merito alle condizioni climatico ambientali, si evidenzia che, dal momento dello sviluppo dell’incendio sino al crepuscolo, ore 20:00 circa, era presente vento con marcata direzione sud ovest – nord est che spingeva i fumi in direzione del territorio del Comune di Eboli. Dalle 20:00 circa, il vento diminuiva e la colonna di fumo assumeva direzione prevalente sub verticale.
- In merito al contesto naturale ed antropico, si rappresenta che l’area in cui si è sviluppato l’incendio, ricade in zona ASI del Comune di Battipaglia. Il territorio circostante, nella direzione nord – est, nell’intorno sino a circa 4 km dall’incendio, presenta un tessuto urbanistico costituito, per lo più, da attività produttive industriali ed agricole con piccoli agglomerati abitativi sparsi, mentre in direzione ovest si riscontrano ancora attività produttive per lo più agricole e la frazione Taverna di Battipaglia a vocazione più residenziale.
Considerato quanto riportato precedentemente, nel corso del giorno 3/8/2019 si è provveduto all’installazione, presso il piazzale di una attività produttiva contigua al sito interessato dall’incendio, di una unità mobile di rilevamento della qualità dell’aria per il monitoraggio dei parametri PM10, metalli e IPA.
Nel corso dell’evento e nelle ore successive al massimo sviluppo, si sono tenuti costantemente sotto controllo i dati delle centraline fisse di monitoraggio della qualità dell’aria presenti nel territorio interessato dall’incendio, denominate Battipaglia Parco Fiume e Battipaglia Stir, la prima facente parte della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, la seconda situata in prossimità dell’impianto di trattamento dei rifiuti urbani (Stir) di Battipaglia. Nelle date 2 agosto, 3 agosto (giorno in cui è divampato l’incendio) e 4 agosto 2019 le due centraline non hanno rilevato concentrazioni superiori ai limiti posti dalla normativa vigente, per gli inquinanti monitorati, tra cui biossido di azoto e polveri sottili…
Considerata la natura del materiale combusto, si è provveduto altresì alla installazione di un campionatore ad alto volume per la determinazione di diossine e furani in atmosfera, presso il medesimo sito di installazione dell’unità mobile di rilevamento; inoltre, nell’area prossima all’incendio, sono stati installati campionatori passivi “radielli” per la determinazione di NO2, SO2, BTx, COV, HCl, NH3, i cui esiti analitici saranno comunicati appena disponibili.
Al fine di registrare l’eventuale influenza della ricaduta dei prodotti della combustione sulla qualità dei suoli nei territori circostanti il fenomeno, si è provveduto al campionamento di top soil nell’area di impronta del conoide di dispersione degli inquinanti, la cui individuazione si è basata sui modelli di dispersione forniti da ORSA.
Su detti campioni, saranno ricercati i parametri chimici legati a sostanze tipicamente prodotte da combustioni incontrollate di rifiuti di tipo urbano o assimilabile.
In particolare, nella giornata di lunedì 05/08/2019, tecnici dell’Area Territoriale del Dipartimento in intestazione, hanno provveduto al prelievo di 8 campioni di top soil (suolo superficiale), in aree non pavimentate, collocate principalmente lungo la direzione di massima diffusione dei contaminanti originati dall’incendio.
I prelievi di suolo sono stati effettuati nella parte superficiale del suolo (0,0 – 0,1 m), in aree non coperte da vegetazione di alto fusto, al fine di verificare effetti di ricaduta della frazione particellare di contaminanti sviluppati dall’incendio, per la determinazione analitica di: IPA; Metalli Pesanti; PCDD – PCDF; IDROCARBURI PESANTI (C>12). I relativi risultati saranno forniti appena disponibili.”