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Al Fermi – Gadda di Napoli il primo laboratorio che unisce tecnologia dronica e didattica multidisciplinare.

by prof. Elèna Lucariello
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L’Istituto polo tecnico Fermi-Gadda di Napoli, storico luogo di formazione per studenti che si impegnano nello studio dell’elettronica, elettrotecnica e automazione, informatica e telecomunicazioni, meccanica, meccatronica ed energia, trasporti e logistica, si distingue come luogo di sperimentazione didattica con il “laboratorio dronico” ideato dal prof. Enrico Maiorino.

Nato nel 2015 con lo scopo di avvicinare gli studenti all’uso pratico delle nuove tecnologie, il laboratorio dronico dell’istituto Fermi di Napoli è protagonista di diversi progetti e iniziative in collaborazione con l’Aeronautica Militare, la Marina Militare, i Vigili del fuoco e i Carabinieri che lavorano sul territorio napoletano e campano.

Nel 2016 il laboratorio, diventato una vera e propria Accademia Dronica, ha ricevuto un premio ufficiale dalla Marina Militare per aver progettato e realizzato, grazie al lavoro degli studenti che partecipano al progetto, un prototipo di drone sottomarino in grado di raccogliere i rifiuti.

Di fondamentale importanza è l’attenzione al territorio: la consapevolezza, da parte degli studenti del laboratorio, delle caratteristiche fisiche, geofisiche e storiche della città di Napoli e della Campania hanno permesso l’ideazione di progetti e iniziative che superano l’ambito teorico delle materie studiate nelle “classiche” aule scolastiche.

In particolare, all’interno del laboratorio guidato dal Prof. Enrico Maiorino, si sperimentano le nuove tecnologie droniche attraverso l’ideazione e la realizzazione di modelli di simulatori per droni terrestri, marini e aerei. La ricerca didattica è orientata non solo alle più moderne tecnologie droniche, ma anche agli aspetti etici e ai profili economici relativi alle loro svariate applicazioni in tutti i settori dell’economia, oltre che nel campo militare e in quello della protezione civile e ambientale.

Tra le più recenti iniziative dell’Accademia dronica dell’istituto Fermi c’è la costruzione di nuovi droni operativi che si ispirano alla tradizione arcaica dell’India e ad una concezione dello spazio differente da quello aristotelico-cartesiano: dalla concezione meccanica si passa ad una prassi espansiva nello spazio. I “suggerimenti” logici sono quelli di fornire un’autonomia di movimento massima fornita dall’armonia con le forze naturali, estensione del concetto di “SWARM” e coordinazione tra le parti non uniformità del modello, spiega Maiorino.

L’avvicinamento degli studenti alle nuove tecnologie droniche e la sperimentazione “sul campo”, si uniscono ad un approccio multidisciplinare che rende il “laboratorio dronico” una delle più interessanti realtà campane, e non solo, nell’ambito della ricerca robotica.

L’entusiasmo degli studenti è rivolto in particolare all’approccio multidisciplinare del laboratorio, ci spiega il Dirigente scolastico Prof. N. Bruzzaniti, che è di fondamentale importanza perché le aziende non cercano più periti molto settorializzati, ma vanno in cerca di tecnici che abbiano una conoscenza trasversale del sapere.

L’istituto non vuole solo fornire ai suoi iscritti nuove prospettive che possano poi tramutarsi in opportunità lavorative future, alla portata di tutti. Il laboratorio, avviato grazie alla volontà e all’impegno dell’attuale dirigenza del “Fermi – Gadda”, si candida ad essere non solo un centro di progettazione ad alta specialità, ma anche uno spazio di sperimentazione di nuovi approcci didattici trasversali che toccano, in modo orizzontale, diverse discipline, diverse culture, diversi approcci di lettura dello spazio e della realtà.