Era noto che il decreto sicurezza voluto dalla Lega non fosse gradito a molti esponenti pentastellati, che alcuni di loro, però, si schierassero esplicitamente preannunciando il voto contrario non era affatto scontato.
La senatrice napoletana dei 5Stelle Paola Nugnes, tra i più accesi oppositori del decreto, ha dichiarato: “Voglio votare contro questo provvedimento partito male” e se il Governo pone la fiducia “mi riservo di valutare il da farsi”.
Non è solo un disaccordo sulla specifica norma, ma una critica politica alla strategia del Movimento: “Io sono portatrice della visione originaria, iniziale, del movimento e non condivido questa sua trasformazione alla quale sto assistendo”.
Analisi e conseguente linea politica. Il voto ai 5Stelle era stato dato per fare altro ed è in corso una trasformazione negativa al punto da richiedere il voto contrario al decreto e, forse, anche al Governo.
Non basta, la Nugnes ha anche preannunciato che diserterà la riunione convocata stasera da Di Maio per trovare la quadra interna sui molti problemi sul tappeto: “Siamo fuori tempo massimo per parlare del decreto sicurezza e per cercare un modo di partecipare e collaborare”.
Si sta chiamando fuori? Non è detto, ma l’opposizione interna è ufficialmente nata e la senatrice napoletana non è sola.
Se poi dietro questa posizione ci sia una linea precisa dettata dal presidente Fico, al quale la Nugnes è notoriamente legata politicamente, non sappiamo ma appare altamente probabile.
Contrariamente a quello che molti pensano, questa dialettica, pur aspra, rappresenta un valore aggiunto per il Movimento e per il Paese, un momento di crescita democratica e di maturazione, aldilà del merito delle questioni.
Non si può raggiungere il 30% dei consensi elettorali e stare al governo senza fare i conti con sé stessi.
di Redazione