Alla dottoressa Daniela Villani è stata attribuita, un paio di anni fa, la delega al mare da parte del Sindaco De Magistris. Un incarico formidabile o solo di rappresentanza, a seconda di come lo si interpreta e di quanta passione vi si profonde. Abbiamo, quindi, voluto dare un’occhiata per potervi raccontare il lavoro della delegata che siamo andati a trovare nel suo ufficio.
Ci descrive il suo ruolo?
Il mio è più che un assessorato. Nel senso che, nel decreto sindacale di nomina, il mare è variamente declinato: la tutela, il monitoraggio degli scarichi, la pulizia delle spiagge cittadine, la riqualificazione e la rigenerazione degli spazi marittimi, la pianificazione degli interventi su tutti gli arenili cittadini, lo sviluppo dell’economia del mare e del turismo costiero marittimo.
Di quali risorse dispone?
Questo è un tasto dolente, il Comune di Napoli ha qualche difficoltà economica, come tutti sanno. Siamo però riusciti ad istituire il Tavolo Blu, un organo di raccordo al quale parteciperà l’imprenditoria sana, le associazioni, i pescatori e tutti i lavoratori del mare, per creare insieme, sinergicamente, partnership con gli Enti decisionali con l’obiettivo di non perdere i fondi europei e regionali dedicati alla blu economy.
Con quali obiettivi?
Abbiamo tre priorità, come visione strategica: la prima è, ovviamente, quella di tutelare il bene; la seconda, è creare opportunità; la terza, sviluppare lavoro. A settembre si terrà la Naples Shipping Week, un convegno proprio sulle opportunità e le nuove professioni che vengono dalla risorsa blu, quindi nuova occupazione grazie al mare, ma anche potenziamento dell’utilizzo, della fruizione e della diversificazione delle spiagge e degli arenili e del mare in generale. Perché il mare è come la terra, dobbiamo metterlo a sistema in modo sostenibile affinché diventi una vera ricchezza per la città.
In questa ottica, attraverso il Tavolo Blu, intendiamo sviluppare lo Sharing del Mare, una mobilità dolce integrata, terra/mare. Io prendo la bicicletta, ho un percorso miglio blu a terra che mi offre una serie di postazioni, già esistenti sulla carta, penso agli stabilimenti balneari ma potremmo immaginare fermate libere, dove posso fermare la bici e prendere, per esempio, un kayak. Arrivo magari a Marechiaro, prendo un pedalò e proseguo. Sarebbe ancora più interessante provare a fare quello che già avviene in altre città, come Amsterdam, una mobilità solare, a energia rinnovabile. Non si deve dare lavoro solo alle grandi imprese, ma anche sviluppare un’economia circolare, altrimenti il potere viene gestito solo dall’alto
Cosa è stato fatto finora?
Una serie di iniziative. Tra le altre, abbiamo curato una campagna di sensibilizzazione, con la collaborazione della Gesac che gestisce l’aeroporto di Capodichino, dell’Autorità portuale e dell’ANM, da me coordinati, per sensibilizzare, appunto, la cittadinanza, attraverso spot, video e cartellonistica che dava informazioni sulla biodegradabilità dei rifiuti lasciati incautamente sulle spiagge. Al molo Beverello, all’aeroporto, nelle funicolari, in metropolitana, sugli autobus, abbiamo lanciato chiaramente il messaggio di non abbandonare i rifiuti e salvaguardare il mare. La campagna “Emergensea”, fatta insieme a Mare Vivo, l’anno prossimo sarà riproposta negli stabilimenti balneari e nelle scuole, che rappresentano il nostro futuro, per creare coscienza e formare sentinelle e guardiani delle nostre coste.
Abbiamo migliorato l’accessibilità e la piena fruibilità della spiaggia delle Monache, uno degli spazi liberi costieri più belli dal punto di vista paesaggistico, con attività di pulizia straordinaria che permettono di incrementarne lo spazio disponibile, dotandola di una cartellonistica di indicazione che la rendono facilmente individuabile anche dalla strada.
A Bagnoli, abbiamo riaperto il lido e offerto gratuitamente ai cittadini la novità di vivere il pontile in modo diverso, portandovi la danza, la musica al tramonto, lo yoga. Due anni di lavoro davvero proficuo, sia per la qualità dell’attività ricreativa proposta in luoghi meravigliosi come il lido e il pontile, sia per la grande partecipazione della gente.
Utile la collaborazione con l’Autorità portuale?
Si, molto. Veramente il presidente Spirito ha rappresentato una svolta dopo anni di commissariamento e si è reso subito disponibile. Una persona dialogante, fattiva e pragmatica.
Quella con l’aeroporto?
Altrettanto, un’altra eccellenza. Mi piacerebbe anche avviare un discorso con il museo di Capodimonte, ancora un’eccellenza. C’è un vento nuovo. Persone che condividono alcuni punti, tralasciano tutto il resto e si muovono insieme, perché bisogna fare squadra per vincere la partita.
E la Regione?
Con la Regione abbiamo organizzato un convegno, al quale è intervenuto anche il vicepresidente Bonavitacola, su Bagnoli al circolo Ilva. Il mio invito è stato quello di aprire un tavolo sul mare e auspico che si possa iniziare a intraprendere un dialogo doveroso, perché non esiste un mare circoscritto al comune di Napoli, bisogna parlare di golfo.
di Flavio Cioffi