Da una piccola realtà locale ad un evento di respiro internazionale. Il Festival di Giffoni nasce nel 1971 da un’idea dell’allora diciottenne Claudio Gubitosi, che ancora oggi ne è il direttore artistico.
Protagonisti e giurati della manifestazione sono i bambini e i ragazzi, provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. Il loro compito è vedere i film in concorso e discuterne con registi, autori e interpreti, per poi essere chiamati a sceglierne il vincitore. Ogni giorno, inoltre, i giurati incontrano vari ospiti appartenenti soprattutto al mondo cinematografico e televisivo, con i quali intraprendono un dibattito, ponendo loro delle domande.
Tra gli ospiti ricordiamo il regista Francois Truffaut, che nel 1982 in una lettera ha lasciato scritto: «Di tutti i festival del cinema, quello di Giffoni è il più necessario», per l’importanza che viene attribuita al pubblico dei minori.
Ogni anno viene scelto un tema su cui discutere: per il 2018 il tema è “Aqua”, argomento che accompagnerà il Festival fino al 2020, anno in cui “Giffoni” festeggerà il suo 50ennale, in una trilogia incentrata sulla tutela e salvaguardia del pianeta. Si potrà riflettere non solo sullo spreco delle risorse idriche ma anche sulle migrazioni, su quanto avviene sulla superficie dell’acqua. Il festival, quindi, non si allontana dalla realtà viva e bruciante ma anzi pone i ragazzi di fronte alle difficoltà del presente, attraverso il filtro dell’arte. Un’idea brillante che lentamente si è fatta strada, portando un paesino a venti km da Salerno a meta estiva del turismo culturale. Esempio di imprenditoria virtuosa che ha saputo coniugare l’attenzione per i giovani con l’arte in tutte le sue forme, determinando, ovviamente, una ricaduta economica importante sul territorio.
Al mondo acquatico saranno dedicate due rassegne: la Warner Bros proporrà otto film ad alta risoluzione (con tecnologia Atmos 4k UHD), ovvero: “Dunkirk”, “Vita di Pi”, “Heart of the Sea”, “The Martian”, ” Mad Max: Fury Road”, “L’era glaciale – In rotta di collisione”, “Pan – Viaggio sull’Isola che non c’è” e “La forma dell’acqua”. La Disney, invece, proietterà classici come “La Sirenetta”, “Atlantis l’impero perduto”, “Lilo & Stitch”, “Alla ricerca di Nemo”, “Alla ricerca di Dory” e “Oceania”. Anche Sky sarà presente portando a Giffoni la campagna “Un mare da salvare“: a tal proposito, ci sarà una grande installazione per raccogliere in maniera corretta, durante il Festival, la plastica monouso.
Alle immagini patinate, però, si sommano quelle atroci dei migranti che l’acqua del Mediterraneo ci rimanda, il mare d’estate è una trappola per le migliaia di sventurati che lo solcano. Ed anche su questo i giovani partecipanti di Giffoni saranno chiamati a riflettere, perché l’occasione del festival non sia solo ludica o per meglio dire perché dall’intrattenimento, i ragazzi, pur divertendosi in modo sano, possano continuare a conoscere e ad apprendere, senza che tutto ciò sembri un compito a casa.
Il festival, quindi, al di là dell’attenzione dello star system, può essere un’occasione da non perdere perché il presente sia il vero luogo di formazione dei nostri figli.
di Piera De Prosperis