Quando, tre anni fa, la Russia invase l’Ucraina già si era ‘coperta’ con un bombardamento massiccio di falsità inviate a tutta l’opinione pubblica euroccidentale via social e influencer di vario genere. L’Italia, per un’antica avversione al Regno Unito e agli USA, alimentata prima dal fascismo poi dal comunismo stalinista, ne era stato il target preferito.
Una cosa così plateale come la chilometrica sfilza di carri armati che dalla Bielorussia sconfinarono in Ucraina puntando Kiev, preceduti da un attacco aereo all’aeroporto della capitale e supportati da un manipolo di sicari incaricati di assassinare il presidente Zelenskij, venne rappresentata come una inevitabile operazione militare speciale di legittima difesa. Era stata la NATO a minacciare la Federazione russa (sic!), costringendola a difendersi.
Ricordo bene il tre marzo 2022, la presentazione di un libro sulle modalità possibili di azione pacifista in scenari di guerra. L’autore era un giovane ricercatore e io ero stato coinvolto come relatore. L’iniziativa era stata definita nel novembre ‘21, senza alcun lontano riferimento alle tensioni russo-ucraine, e la data era stata fissata per il tre marzo. Ma il 24 febbraio c’era stata l’invasione.
Fu inevitabile che la discussione si concentrasse su quanto stava accadendo. Con mia sorpresa la sala, composta in gran parte da pacifisti, era allineata tutta, dico tutta, sulla versione degli Ucraini che stavano conducendo una guerra ‘per procura’ degli Stati Uniti e della NATO. Non so per quali vie social – da un anno, dallo scoppio della pandemia, ero già uscito da tutte le piattaforme – ma ebbi netta l’impressione che da tempo, goccia dopo goccia, fake dopo fake, quelle persone erano state ‘preparate’ all’evento. È la guerra ibrida!
Dunque le certezze assolute di una parte minoritaria, ma consistente, dell’opinione pubblica italiana, specie della sinistra e della galassia pacifista, erano: 1. che era in corso una guerra per procura nella quale gli Ucraini combattevano per nome e per conto della NATO; 2. che l’UE era serva degli USA e incapace di emanciparsi dal suo tallone; 3. che NATO, UE e governo fantoccio di Zelenskij erano responsabili del massacro di migliaia di vittime civili ucraine perché non avevano lasciato a Putin campo libero, ‘costringendolo’ a bombardare ospedali, scuole, stazioni ferroviarie e di bus ed ogni luogo dove, sganciando un ordigno, si potesse provocare una strage; 4. che l’Italia doveva immediatamente togliere ogni supporto, innanzitutto militare, a Zelenskij altrimenti sarebbe stata complice delle centinaia di migliaia di vittime civili.
E il massacro di Bucha? Scrollata di spalle. E le reiterate assicurazioni fornite al Cremlino, negli anni e nei giorni precedenti il 24 febbraio, da parte di USA, Germania, Francia, Italia e di Stoltenberg che l’Ucraina non sarebbe stata ammessa nella NATO? Falsità. E la determinazione del popolo ucraino a difendere il suo diritto all’autodeterminazione? Sciocchezze, l’Ucraina era sempre stata parte della Russia e il suo popolo non desiderava altro che accogliere Putin a braccia aperte, però gli Americani… E l’Euromadian? Un complotto della NATO! E Putin, e Lavrov, e Peskov, e la Zakharova a fare appello agli Europei a ribellarsi ai propri governi succubi degli USA. E Salvini, e Orsini, e Fratoianni, e Tarquinio, e Travaglio, e Santoro a raccogliere l’accorato, amorevole appello e a rilanciarlo in Italia.
Qualcuno, più sofisticato, si chiedeva perché l’UE, i cui Paesi membri pure spendono una barca di miliardi in armamenti, non si dotassero di un proprio esercito. Non era questa la dimostrazione della sua sudditanza agli USA? Hai voglia di spiegare che formare un esercito autonomo dalla NATO è roba che richiede minimo tre lustri e che è praticamente impossibile che esso possa far capo a 27 ministri della difesa. No, non si andava in quella direzione perché siamo servi degli Americani. Ecco tutto.
Poi, il 4 novembre scorso, il popolo americano in grande maggioranza ha votato per Trump e Musk, che non avevano fatto mai mistero di volere lasciare l’Ucraina a Putin. “Appena eletto in tre giorni porterò la pace in Ucraina!” aveva tuonato il tycoon. Sono passati quattro mesi dalla sua vittoria e quasi due dal suo insediamento alla Casa Bianca – 20 gennaio u.s. – e la guerra è ancora in corso. Con i negoziati che sono partiti, ma finora senza la fumata bianca. Fumata bianca che, beninteso, auspichiamo tutti.
Cosa impedisce al sedicente demiurgo Trump di ‘pacificare’ Russi e Ucraini in tre o trentatré giorni? Un piccolo dettaglio, la determinazione del popolo ucraino. Che non solo continua a combattere con le unghie e con i denti, ma che non appare per niente disposto a defenestrare Zelenskij. Altro che guerra per procura degli USA. Ora che i ‘danti causa’ degli Ucraini, gli USA, con l’arroganza tipica del mandriano miliardario oggi alla Casa Bianca, gli tolgono gli aiuti, ordinano di deporre le armi, promettono a Putin che presto rimuoveranno Zelenskij dal Mariinskyi Palace, loro, quelli che combattevano ‘per procura’, non obbediscono. Non potranno resistere a lungo senza l’aiuto degli USA, ma ohibò!, pare che l’Unione Europea, la nostra sgangherata UE, non voglia tradirli e sia pronta a sostenerli ancora, con armi, intelligence e aiuti civili. E via di nuovo, pacidisarmisti criptoputiniani, gli stessi che volevano l’esercito europeo autonomo dalla NATO: ‘è vergognoso, intollerabile che l’UE voglia armarsi; spenda i suoi soldi per ridurre le bollette della luce!’
Lo scorso 27 febbraio il Tycoon con la sua corte ha ricevuto Zelenskij nello studio alla Casa Bianca. Era tutto organizzato, tutto pronto per le tivvù del mondo intero. Zelenskij avrebbe piegato la testa e Trump ne avrebbe esibito lo scalpo: ‘promessa mantenuta, non saranno stati tre giorni, ma in tempi velocissimi ho ottenuto la pace’. Una pagliacciata mediatica a scopo propagandistico.
Una trovata degna di Beppe Grillo! La ricordate la trattativa per la formazione del Governo italiano nel 2013, con il buon, mite Pier Luigi Bersani sbeffeggiato da Vito Crimi e dalla Roberta Lombardi davanti alle tivvù? È il modus negotiandi dei populisti di tutto il mondo!