Home Cultura LE CITAZIONI: Bellow. La follia normale di Moses Herzog

LE CITAZIONI: Bellow. La follia normale di Moses Herzog

Saul Bellow

by Ernesto Scelza
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Solo nella grande vecchia casa di campagna, l’ebreo Moses Elkanah Herzog (alter ego del futuro premio Nobel) scrive febbrilmente lettere su lettere agli amici, alla famiglia, persino a morti illustri: a tutti pone quesiti sull’esistenza. Il personaggio esprime le inquietudini intellettuali dell’americano dopo Kennedy (il romanzo è del 1964, l’anno dell’uccisione di JFK) e non ha alcuna risposta. Dirà Philip Roth: “Il personaggio di Moses Herzog… un selvaggio e un brav’uomo con un senso biblico di esperienza e destino personale e un’innocenza straordinaria quanto la sua artificiosità, passionale eppure passivo, riflessivo ma impulsivo, razionale e folle, emotivo, complicato, esperto di quel dolore che vibra di sentimento, eppure di una semplicità disarmante…”.

 

«In sostanza, comunque, capiva che Ramona cercava di insegnargli qualche cosa e lui faceva quel che poteva (l’abitudine dell’acquiescenza all’insegnamento essendo così forte in lui) per imparare. Ma come descrivere quella lezione? La descrizione sarebbe potuta cominciare coll’immenso disordine interiore che provava, o addirittura col fatto che stava tremando. E perché? Perché lasciava che il mondo intero premesse su di lui. Per esempio?

Be’, per esempio, che cosa significa essere un uomo. In una città. In un secolo. In transizione. In una massa. Trasformato dalla scienza. Sotto il potere organizzato. Soggetto a tremendi controlli. In una condizione determinata dalla meccanizzazione.

Dopo il recente fallimento di radicali speranze. In una società che non aveva nulla della comunità e che svalutava la persona… per la moltiplicata potenza delle cifre che rendevano il sé trascurabile. Che spendeva miliardi in armamenti contro nemici stranieri, ma che non era disposta a pagare niente per un po’ d’ordine in casa propria. Che permetteva crudeltà e barbarie fin nelle proprie grandi città. Allo stesso tempo, la pressione esercitata da milioni di esseri umani che hanno scoperto cosa possano sforzi e pensieri concertati insieme. Come i megatoni d’acqua plasmano gli organismi sul fondo del mare.

Come i flutti levigano le pietre. Come i venti scavano le scogliere. Il bellissimo supermacchinario che apre una nuova esistenza a innumerevoli esseri umani. Gli negheresti tu, il diritto di esistere? Gli chiederesti di faticare e morire di fame mentre tu ti godi deliziosi Valori Vecchio Stampo? Tu, tu stesso sei figlio di questa massa e fratello di tutti gli altri. Oppure sei un ingrato, un dilettante, un idiota. È così che stanno le cose, Herzog, pensò Herzog, visto che vuoi un esempio. E in più, cuore ferito e benzina pura versata sui nervi. E che cosa risponde Ramona a tutto questo? Ti dice: rimettiti in salute.»

Saul Bellow, Herzog. (Traduzione di Letizia Miller).