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Paullo II – il marchesato

Antonio de Tassis

by Flavio Cioffi
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Nella prima puntata di questo percorso (https://www.genteeterritorio.it/paullo-i-cominciamo-con-la-muzza/) ci eravamo chiesti cosa ci avesse portato da Napoli a Paullo. Ebbene, abbiamo trovato la risposta: il destino.

Per capirlo meglio bisogna risalire al ‘500, quando gli spagnoli conquistarono il Ducato di Milano a danno dei francesi. Nel 1560 il Feudo di Paullo viene conferito al Principe Simone de Tassis. E di dov’era questo signore? Di Napoli! E nel 1619 il suo successore Principe Antonio de Tassis, napoletano anch’egli, riceve dal Re di Spagna il titolo di Marchese di Paullo. Paullo diventa così un Marchesato milan-lodigiano-spagnolo-napoletano.

Ma dura poco. Il Marchese muore senza eredi nel 1672 e l’anno successivo la Regia Camera si riprende il “Feudo di Paullo Lodigiano”. Il Marchesato finisce. Anche se non crediamo che i Paullesi abbiano sentito la mancanza dei marchesi napoletani. Infatti, Simone de Tassis non era mai stato a Paullo in vita sua. E Antonio una volta sola, nel 1654. I Principi vivevano fra Napoli e Roma e il Feudo era amministrato da un Podestà che risiedeva nel “Palazzo del Pretorio”, nell’attuale piazza Marconi all’angolo con Vicolo Castello (el castel).

Vediamo com’era composto il “Feudo del loco Paduli Contado di Lodi”.

  • 8 terre, Paullo più sette minori: Paulo (Paullo), Busnate (Bisnate), Cervignano, Marzano, Zello (Zelo B.P.), Mullazano (Mulazzano), Dresano e Quartiano;
  • 8 cascine: di Linate, Bentivoglio, il Ronco, Inzago, la Polirola, Cosaghetto, il Tombome, la casa dove “habita il camparo di Muzza”;
  • 628 “fochi” (famiglie).

<<Nessuna delle terre del Feudo è cinta da “muraglie o bastioni”. Il territorio è fertile, “produce ogni sorte de frutti e grani e fieni et anche vi sono dei boschi”>>. Ma niente mercati e fiere.

…L’avido agricoltor sul paludoso / infecondo terren travaglia e suda / e tu dalle paludi esci fecondo, / ne chiamarsi da lor, Paullo, sdegni… (da “Laudiade”, di Joannes Jacobus Gabianus).

 

Tutte le informazioni qui riportate sono tratte da “Paullo… ieri”, di Antonio Agnesi, edito dal Comune di Paullo.

 

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