Il terreno dove si svolse la battaglia di Verdun.
Terribili parole, queste del poeta nordamericano Carl Sandburg. Terribili versi, questi di “Grass”, che fu inserita nella raccolta poetica “Cornhuskers”, pubblicata nel 1918. Da allora tante battaglie, di tante guerre, hanno continuato ad accumulare cadaveri che sono diventati concimi per la terra. E l’erba ricresce, e ricrescerà sempre sui terreni intrisi di sangue.
Ammucchiate tutti i corpi ad Austerlitz e a Waterloo
Seppelliteli qui e lasciatemi lavorare
Io sono l’erba; io copro tutto.
E raccoglieteli tutti a Gettysburg
E accumulateli tutti a Ypres e a Verdun.
Seppelliteli qui e lasciatemi lavorare.
Due anni, dieci anni, e i passeggeri chiederanno al conducente:
Che posto è questo?
Dove siamo ora?
Io sono l’erba.
Lasciatemi lavorare.
Erba.
