Davvero un Parterre de Roi dell’Archeologia ha festeggiato Stefano De Caro nella Sala del Consiglio Comunale del Palazzo dei Conti De Fusco, dove l’archeologo più “pompeiano tra i grandi pompeianisti” ha ricevuto il “trofeo del trowel” del Premio Internazionale di Archeologia Amedeo Maiuri, in sigla P.I.A.A.M., ormai giunto alla Sesta Edizione, in un crescendo di consensi a tutti i livelli.
Non a caso il Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio ne ha annunciato la Istituzionalizzazione prossima, come evento ineludibile dell’ormai tradizionale festa di “Pompei è…città”, che annualmente si svolge in Autunno, nel ricordo della fondazione della nuova Pompei, che tanto deve al Beato Bartolo Longo, ma anche allo stesso Amedeo Maiuri, grande Soprintendente archeologo, che però ha lasciato tracce evidenti anche nella facies urbana moderna della città.
La Cerimonia, vibrante e poco protocollare, si è dipanata vivacemente sotto lo sguardo compiaciuto del Sindaco di Pompei, il quale ha svolto – da parte sua – il ruolo dell’Anfitrione ospitale, fino al punto di cedere la propria Poltrona di Sindaco al premiato Stefano De Caro, rendendosi disponibile in ogni fase cerimoniale, praticamente per la intera durata del Premio.
L’evento si è svolto nell’arco di un paio di ore, preceduto dalla singolare fase del calco della mano destra di De Caro – curato dal maestro d’arte Umberto Cesino – per la creazione della Hall of fame dei premiati.
Esso è stato impreziosito dalla partecipazione di due altri grossi calibri dell’Archeologia Pompeianistica: l’Accademico dei Lincei per l’Archeologia, il prof. Fausto Zevi, in passato autorevole Soprintendente Archeologico di Napoli e Caserta – che allora annoverava Pompei tra i propri Uffici distaccati del proprio vasto territorio subregionale – nonché il Direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, il quale oggi va mietendo consensi unanimi nell’intero comprensorio vesuviano, grazie alla propria gestione, aperta al territorio, come fu quella di Amedeo Maiuri.
L’ottimo risultato, raggiunto alla unanimità con la indovinata scelta del premiato da parte della Giuria del Premio PIAAM, ci fornisce la occasione di ricordare al lettore che della giuria facevano parte, oltre allo stesso Gabriel Zuchtriegel, magna pars di essa, in quanto affiancato da due giovani funzionari archeologi del Parco di Pompei, Martina Bertesago e Maria Boffa.
Ai detti giurati si affiancavano due esperti e noti archeologi, già docenti Universitari del Magistero Suor Orsola Benincasa a Napoli: Antonio De Simone e Umberto Pappalardo, investito del ruolo di Presidente della Giuria.
Non possiamo non citare l’ideatore e Direttore artistico del PIAAM, il giornalista Carlo Manfredi, che ha voluto premiare, per i loro specifici meriti, il Giornale Metropolis nella persona del suo Direttore Raffaele Schettino, la Cooperativa Sociale il Tulipano nella persona del Presidente Giovanni Minucci e il Liceo Statale E. Pascal nella persona della sua Dirigente Filomena Zamboli.
Il clou di tali riconoscimenti si è avuto, in chiusura del PIAAM, con la Menzione d’onore consegnata a Fausto Zevi, il quale – tra sorpresa e commozione – ha accolto con soddisfazione evidente il riconoscimento e la targa commemorativa del PIAAM, ideato dal Direttore Artistico Manfredi, cui si deve la nascita e la crescita della manifestazione, che ormai va ad inserirsi autorevolmente tra gli eventi stabili del Comune di Pompei nella stagione autunnale.
E ora chiudiamo questo articolo ricordando il puntuale patrocinio al PIAAM delle Associazioni E.T.S. “L’Altritalia Ambiente” e “Amici di Pompei”, quest’ultima guidata dall’archeologo già Direttore degli Scavi di Pompei Antonio Varone, coadiuvato dallo storico Angelandrea Casale.