fbpx
Home Cultura Pompei Scavi: apre la nuova Biblioteca “Giuseppe Fiorelli”

Pompei Scavi: apre la nuova Biblioteca “Giuseppe Fiorelli”

Presentato il volume “Villa dei Misteri”

by Federico L.I. FEDERICO
0 comments

L’apertura della Biblioteca “Giuseppe Fiorelli”, inaugurata la sera di mercoledì 31 ottobre, rappresenta un evento importante in sé, come illustreremo in seguito.

Intanto, con l’occasione è stato presentato il volume “Villa dei Misteri”. Il Volume esce nell’ambito della collana “I Cantieri di Pompei”, all’esito del progetto di restauro e di sostituzione delle coperture della villa. Il Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel è stato il presentatore dell’opera e ha citato i numerosi collaboratori dell’intero processo, che noi non citiamo nel timore di dimenticarne qualcuno. Il lettore ci perdonerà.

Zuchtriegel ha colto l’occasione per rileggere e riproporre in chiave propria alcune interpretazioni riguardanti il grande fregio del salone della villa, la più vasta megalografia del mondo antico. Nella sua dotta esposizione sul processo che ha portato alla nascita dell’arte romana, egli ha riattualizzato la funzione del ciclo pittorico pompeiano, cogliendo consensi tra i numerosi presenti. Essi stipavano gli ambienti terranei della Biblioteca che ripristina – in agile e moderno stile, va detto – l’uso pubblico della Biblioteca della allora Soprintendenza Archeologica di Pompei.

La “vecchia” Biblioteca era stata realizzata nel piano seminterrato di secondo prefabbricato, edificato accanto al “famoso” Prefabbricato Uffici, che ha ospitato per oltre un trentennio appunto gli Uffici della Soprintendenza di Pompei, oggi Parco Archeologico d Pompei, dopo varie vicende amministrative che risparmiamo al Lettore.

Della biblioteca soprintendentizia – frettolosamente chiusa al pubblico una decina di anni fa – si erano perse le tracce, mentre studiosi e studenti erano rimasti tagliati fuori dalla possibilità di studiare e leggere nel sito archeologico. Nello stesso periodo, per iniziativa dell’allora direttore Osanna, furono traslati a Roma, presso una struttura specializzata per una loro sistemazione e manutenzione, varie migliaia di reperti fotografici di ogni tipo e dimensione, ospitati nei locali della vecchia biblioteca. Da quell’epoca non si sono avute più notizie, stando alla memoria di chi scrive. Anche di un tale patrimonio di immagini si dovrebbe riprendere l’uso pubblico.

Intanto però plaudiamo alla scelta dell’attuale Direttore Generale Zuchtriegel di ubicare negli edifici demaniali di San Paolino, dopo una attività di ristrutturazione e adeguamento dei locali, la biblioteca “Fiorelli”, rinnovata nell’immagine e nelle funzioni sue proprie di luogo di studi e letture scientifiche. E apprezziamo il recupero dell’edificio demaniale, nel sito di San Paolino, il più spettacolare e significativo per una lettura diacronica la storia degli scavi e del territorio pompeiano.

In esso il visitatore potrà cogliere la compresenza stratificata di: strutture romane scavate nell’Ottocento e riprese oggi; insediamenti secolari legati allo sviluppo degli scavi pompeiani; reliquati stradali di epoca murattiana; fabbricati “moderni” interessati da potenti colmature novecentesche; oltre che sistemazioni contemporanee, ovviamente.

Una visione diacronica di potenza straordinaria!!

Davvero un sito unico per questa sua peculiarità, assolutamente eccezionale, anche nella straordinaria eccezionalità che rappresenta l’Universo Pompei, come chi scrive lo ama definire.

La “nuova” Biblioteca rappresenta però un arricchimento oggettivo della Città di Pompei e anche dell’intero comprensorio vesuviano. Basti solo pensare che gli effetti pratici scaturenti dalla sua apertura al pubblico consentiranno alla maggior parte degli utenti di non esser costretti ad andare a consultare i libri nelle sale della Soprintendenza Archeologica di Napoli, oggi MANN, ove comunque la raccolta libraria è sterminata e vanta volumi antichi e di grande pregio.

La biblioteca Fiorelli di Pompei resterà, inoltre, aperta dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17, continuativamente per l’agio degli utenti, che si prevedono molto numerosi.

E ciò alimenterà positivamente il circuito virtuoso della permanenza turistica degli studiosi nelle ormai numerose strutture ricettive turistiche di Pompei e del Comprensorio vesuviano.

Qui ci fermiamo e, quindi, riportiamo le preziose notizie del Comunicato Stampa curato dal Parco Archeologico di Pompei:

La biblioteca Fiorelli è specializzata in archeologia, in particolare di Pompei e del territorio vesuviano. Essa è custode di un patrimonio librario di oltre 21.000 unità bibliografiche, continuamente incrementato da acquisti, scambi e donazioni. L’accesso alla Biblioteca è gratuito ed è consentito a tutti previa presentazione di un documento d‘identità. Oltre alle sale destinate alla ricerca e allo studio, la Biblioteca è dotata anche di una sala eventi per svolgimento di seminari, lezioni, conferenze, dotata di 47 posti a sedere.

Tutti gli ambienti sono utilizzabili previa autorizzazione e su prenotazione. Al piano superiore dell’edificio di San paolino che ospita la Biblioteca è stata realizzata, inoltre, una foresteria composta da 6 stanze con bagno per un totale di 9 posti letto e dotata di una grande sala comune.

Tale spazio è pensato per accogliere ospiti nell’ambito delle attività di ricerca, studio, istituzionali e di collaborazione del Parco Archeologico di Pompei. Una prima biblioteca negli Scavi fu costituita nell’ambito della Scuola Archeologica fondata nel 1866 dal Direttore degli Scavi, Giuseppe Fiorelli. La biblioteca aveva sede nella Casa dei Cadaveri di Gesso (VI 17, 27) ed era specializzata in archeologia di Pompei e dei siti vesuviani. Dopo la soppressione della Scuola nel 1875 anche la Biblioteca cessò la sua esistenza. Oggi riprendendo l’idea di Giuseppe Fiorelli, con la sua riqualificazione si intende offrire un sostegno a studiosi e ricercatori per le indagini scientifiche e farne un luogo di riferimento per la promozione e la valorizzazione della ricerca archeologica.