Foto by Ministero della Difesa
L’Autore è il direttore responsabile di Gente e Territorio.
Non è facile per un libero giornale parlare di guerre in corso. Non è facile se vuole farlo dando spazio a punti di vista differenti tra loro, per offrire al lettore un’analisi più articolata. C’è il rischio di commettere un errore o di essere male interpretati. Ma fa parte del mestiere. A volte però è necessaria qualche precisazione, nel caso di specie sulla guerra in Ucraina.
“L’Italia condanna con la massima fermezza l’aggressione ingiustificata e non provocata della Russia contro l’Ucraina (…) sottolinea il suo sostegno all’integrità territoriale dell’Ucraina, alla sua piena sovranità e indipendenza, in stretto coordinamento con i nostri partner e alleati della comunità euro-atlantica (…) condanna con fermezza gli attacchi russi contro le infrastrutture civili critiche, che continuano a peggiorare la situazione umanitaria e le condizioni dei civili (…) è favorevole ad una pace giusta sotto la piena titolarità di Kyiv (…)” (dal sito del Ministero degli Affari Esteri).
Gente e Territorio concorda pienamente con queste posizioni del Governo italiano.
“Siamo tutti interessati alla pace, che non è una guerra congelata. La pace deve essere affidabile”, ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa a Kiev dello scorso 20 settembre.
Siamo perfettamente d’accordo anche su questo.