Gli Scavi di Pompei, da una parte, risuonavano ancora degli esiti positivi dell’Evento tenutosi lo scorso 4 ottobre 2024 presso il Teatro grande di Pompei antica.
Era l’Evento conclusivo del percorso di educazione alla cultura e alla legalità, per i giovani studenti del territorio a cura dell’Associazione Nazionale Magistrati, in sigla ANM. E, in esito all’Evento, la Città di Pompei, come recitava il Comunicato Stampa ANM: “oggetto di scavi nonché di attività di legalità in collaborazione con la Procura di Torre Annunziata con il suo territorio circostante costellato di testimonianze archeologiche, tuttora frutto di un protocollo d’intesa, diventa la location simbolica e di conclusione dell’evento La Grande Bellezza. Giovani, Giustizia, Cultura”, in programma il 4 ottobre 2024 al Teatro Grande degli scavi.” E gli interventi dei relatori sono stati incentrati sui concetti di Legalità e cultura, che “rappresentano un binomio che deve andare di pari passo in un territorio, in particolare come quello campano e vesuviano, ricco di un patrimonio archeologico e culturale straordinari, rispetto ai quali è imprescindibile il coinvolgimento dei giovani studenti”. Da qui il percorso di educazione alla cura, alla tutela e alla gestione legale di questi beni, anche nel contrasto agli illeciti illustrato anche nelle precedenti occasioni ai giovani del Comprensorio.
Il Santuario di Pompei, dall’altra parte, risuonava ancora delle parole della Supplica, recitata il successivo 6 ottobre 2024 all’aperto, insieme, dal Clero e dal popolo di Dio, che contava circa sessantamila presenze.
La Supplica è una preghiera speciale, scritta di propria mano dal Beato Bartolo Longo, caratterizzata da un respiro davvero planetario. La supplica si rivolge direttamente alla Vergne Maria, invocata come Regina delle Vittorie e si sofferma chiedendo pietà per i “tanti che si dicono cristiani” ma non agiscono da tali, così come le “nazioni traviate” dell’Europa e del Mondo.
La Supplica – che si recita collettivamente e ininterrottamente dall’anno 1876 alla presenza, in ogni occasione, di decine di migliaia di fedeli – si conclude con il riconoscimento alla Vergine Maria dei suoi ruoli salvifici multipli, tra cui quello di Porto sicuro nel comune naufragio. Dalla Supplica non si traggono presagi o auspici, come accade per lo “scioglimento” del sangue di S. Gennaro patrono di Napoli.
Però i segnali erano certamente non favorevoli.
A partire dall’impazzimento del traffico – causato dalla gran massa di Fedeli giunti a Pompei con centinaia di bus da molte regioni italiane, ma anche dai ritardi colpevoli dei lavori EAV. Il piatto EAV, infatti, piange e non poco. Sia per i ritardi nella esecuzione dei lavori del parcheggio interrato alle spalle del Santuario, sia per la “compatibilizzazione urbana” del Centro Città, davanti al Santuario di Pompei. Una definizione difficilmente comprensibile per il lettore comune, che chi scrive potrebbe tradurre banalmente in “ampliamento dell’area pedonalizzata” lastricata appositamente, davanti al Santuario di Pompei per gli eventi giubilari prossimissimi (superlativo volutamente errato).
La immagine di Pompei sfregiata dal traffico deve dire grazie all’EAV prima di tutti e poi a comitati dei variamente abili come haters!
E si badi che questa recentissima Supplica del 6 ottobre 2024 era evento preparatorio per il 2025, Anno Giubilare che porterà a Pompei a Gennaio Papa Francesco.
Ma, grazie all’EAV e ai Comitati anti EAV, l’evento della Supplica è stato ciccato in pieno. Traffico fermo e transenne dappertutto: dietro, davanti, di lato, tutt’intorno a un popolo di Dio, accolto dalla Città di Pompei a calci nel sedere. Praticamente è così anche se si mescola sacro a profano.
La diciamo tutta e, quindi, dobbiamo dire grazie agli spazi, vasti, ma non vastissimi, che sopravvivono intorno e dietro al santuario, dove si è disciplinatamente costipato il Popolo di Dio, sottoponendosi a una serie di disposizioni militaresche, pedanti un po’, ma efficaci, per fare la Comunione.
I segnali della Supplica non erano favorevoli quindi… e i presagi, se non funesti, quasi…
Ma nessuno di aspettava che il giorno dopo la Supplica, la Procura del Tribunale di Torre Annunziata facesse scattare un blitz di una decina e più di Gazzelle e Jeep dei Carabinieri nell’area di Porta Marina e anche nel Centro Città. Il fatto ha ovviamente destato scalpore e stupore tra la gente e i non pochi turisti, anche se il blitz è partito da orari antelucani.
In ogni caso, bisogna apprezzare il tempismo studiato a tavolino dalla competente Procura, per non sovraesporre negativamente la immagine, comunque e sempre internazionale, di Pompei, anche quella dei vivi.
Una Pompei già ammaccata, ma comunque in procinto di entrare da protagonista nell’Anno Giubilare 2025 e, sempre, protagonista sulla scena Archeologica, sul cui palcoscenico si avvicina il giorno del Premio Internazionale di Archeologia Amedeo Maiuri, che i rumors ricorrenti danno per intorno alla metà di Novembre e assegnato a un noto archeologo, stavolta campano e di caratura internazionale.
La gente avrà di che distrarsi, per essere chiari, ma il Blitz ha coinvolto una cinquantina di “Chioschi” di vendita al pubblico di merce varia, ma su suolo pubblico, non in regola con licenze e permessi amministrativi e/o tecnici da oltre quarant’anni, dicono i maligni. Nel merito tecnico-amministrativo della problematica dei Chioschi entreremo quando le notizie saranno meno concitate e saranno individuati i primi “signori delle licenze”, quelli che le danno in subaffitto agli altri.
Chi vivrà vedrà, ma dovrà vivere a lungo, per vedere la fine del film. O no?