Nel pomeriggio del Primo di Settembre si è tenuta la prima, interessante riunione – praticamente riservata agli addetti, ma non solo – sulla presentazione del progetto SmartLand@Pompei nell’Auditorium del Parco Archeologico.
Chiariamo subito al lettore che il progetto SmartLand@Pompei è un importante e significativo esito del Piano Strategico per lo sviluppo delle aree comprese nel Piano di Gestione del sito UNESCO delle “Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata”, come perimetrato nel 2023, dopo una stasi della problematica del ri-disegno della Buffer Zone UNESCO, durata quasi un decennio.
E il successo attinto, considerato il fatto che il comprensorio vesuviano è presente nel nuovo perimetro – sia pure non compiutamente, a modesto parere di chi scrive – si deve alla collaborazione intesa e leale stabilitasi tra il Direttore generale della Struttura di supporto per l’attuazione dei programmi del Ministero della Cultura, Generale CC Giovanni Capasso e il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei prof. Gabriel Zuchtriegel. Entrambi erano presenti all’Auditorium, anche se il Direttore del Parco ha dovuto allontanarsi, per raggiungere velocemente lo Scavo della Villa della Civita Giuliana.
Erano altresì presenti, oltre all’anfitrione Capasso, assistito tecnicamente dall’Ingegnere Alberto Bruni, l’assessore al Turismo della Campania Felice Casucci, il consigliere delegato per il Grande Progetto Pompei Mario Casillo, alcuni sindaci del Comprensorio vesuviano e i rappresentanti di altri Enti interessati, cui si aggiungevano il Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti e il Direttore generale del Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano.
In più erano presenti in sala molti numerosi stakeholder privati, operatori economici che hanno aderito all’iniziativa, che hanno chiesto delucidazioni sulla “premialità” inserita nel sistema, forse per la prima volta in un Open data alla cui testa partecipano importanti Organismi statali e vari Enti Territoriali della Campania
Non siamo soliti fare lunghi elenchi dei presenti, ma stavolta abbiamo derogato per sottolineare la “presa” che già ha fatto sugli utenti potenziali lo SmartLand@Pompei.
Il Gen. Giovanni Capasso, con il suo sempre garbato ma attento eloquio, ha illustrato ai presenti il portale Open Data per il Sistema Turistico Culturale integrato con parole accessibili al colto e all’inclita – quindi anche alla stampa presente – nonché lo schema della struttura informatizzata di SmartLand@Pompei, salvo passare la parola ai tecnici progettisti informatici presenti. Tra essi il prof. Francesco Colace per l’Università di Salerno. Con UNISA, infatti, l’Unità Grande Pompei – istituita nel 2013 – ha sottoscritto una convenzione finalizzata alla definizione dei contenuti digitali dei percorsi culturali tematici inseriti sulla piattaforma. E, infatti, Colace ha illustrato i dettagli del sistema, sottolineando la notevole “apertura” dell’Open data in entrata e in uscita dei dati.
Noi ci limitiamo a informare i lettori che si tratta di una Piattaforma di servizi integrati per la valorizzazione delle espressioni culturali identitarie di questo territorio, che ha per obiettivo la definizione e la applicazione di nuovi modelli di sviluppo economico e sociale attraverso le soluzioni tecnologiche magnetiche innovative adottate per un Open data.
Insomma, è stato realizzato un ecosistema digitale – con qualche anglismo di troppo, anche se giustificato – in grado di connettere i diversi attori pubblici, privati e istituzionali, per la valorizzazione culturale dell’area, sviluppato attraverso l’impiego di risorse a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 – Piano Operativo “Cultura e Turismo”.