“30 maggio 1968”, scritta in francese, è la poesia più rappresentativa di “Le ragazze di maggio”. Alba De Cespedes è a Parigi, nel Quartiere latino, nei giorni del maggio francese e segue e partecipa al movimento degli studenti cogliendone novità e spirito sovversivo.
Stasera, il nostro quartiere, sulla riva sinistra, piange la perdita dei suoi sogni.Dietro le finestre senza luce – orbite nere nelle facciate chiare – occhi vuoti fissano le strade deserte. Un’altra sera, Rimarranno sulla loro. Nel Quartiere Latino, gli studenti sorvegliano il cortile tra i tavolini dei caffè-tabacchi Nelle nostre strade, colpevoli Nelle loro soffitte Ragazzi con i capelli lunghi, Ovunque nel Sixième e frigoriferi. Le rondini del Lussemburgo bruciate. O nostri figli di maggio, Ai crocicchi, lungo i viali I cavi telefonici Ma i gesti dei nostri figli 30 maggio 1968. |