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LE CITAZIONI: Hsueh-chin, il sogno di Pao-Yu

by Ernesto Scelza
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“Il sogno della camera rossa”, o” Hung Lou Meng”, è il più illustre dei romanzi cinesi. Una traduzione completa, che non è stata ancora tentata, esigerebbe tremila pagine e un milione di parole. Risale al XVIII secolo, e l’autore più probabile è Tsao Hsueh-chin. Il sogno di Pao-Yu prefigura quel capitolo di Lewis Carroll in cui Alice sogna il Re Rosso, che la sta sognando; salvo che l’episodio del Re Rosso è una fantasia metafisica, mentre quello di Pao-Yu è carico di tristezza, e dell’intima irrealtà di sé stesso.

«Pao-Yu sognò di trovarsi in un giardino identico a quello di casa sua. Possibile, disse, che esista un giardino identico al mio? Gli si avvicinarono alcune ancelle. Pao-Yu si disse, attonito: Qualcuno avrà ancelle uguali a Hsi-Yen, a Pin-Erh e a tutte quelle di casa mia? Una delle ancelle esclamò: “Guarda Pao-Yu. Come sarà giunto fin qui?” Pao-Yu pensò che lo avessero riconosciuto. Si avvicinò e disse loro: “Stavo passeggiando. Per caso sono giunto fin qui. Camminiamo un poco.” Le ancelle risero. “Che corbelleria! Ti abbiamo confuso con Pao-Yu, nostro padrone, ma tu non sei bello come lui.” Erano ancelle di un altro Pao-Yu. “Care sorelle”, disse loro, “io sono Pao-Yu. Chi è il vostro padrone?” “È Pao-Yu” risposero. “I suoi genitori gli hanno dato questo nome, che è composto dai due caratteri Pao (prezioso) e Yu (giada) perché la sua vita fosse lunga e felice. Chi sei tu per usurpare questo nome?” Se ne andarono, ridendo.

Pao-Yu rimase abbattuto. “Non mi hanno mai trattato così male. Perché mi odieranno, quelle ancelle? Esisterà veramente un altro Pao-Yu? Devo accertarmene.” Travagliato da questi pensieri, giunse a un cortile che gli parve stranamente familiare. Salì la scala ed entrò in camera sua. Vide un giovane coricato; accanto al letto alcune ragazze ridevano e lavoravano. Il giovane sospirava. Una delle ancelle gli disse: “Cosa stai sognando, Pao-Yu, sei triste?” “Ho fatto un sogno molto strano. Ho sognato che mi trovavo in un giardino, e voi non mi avete riconosciuto e mi avete lasciato solo. Vi ho seguite fino a casa e ho trovato un altro Pao-Yu addormentato nel mio letto.” All’udire questo dialogo, Pao-Yu non poté trattenersi ed esclamò: “Sono venuto qui in cerca di un Pao-Yu; sei tu.” Il giovane si alzò e lo abbracciò, gridando: “Non era un sogno, tu sei Pao-Yu.” Una voce chiamò dal giardino: “Pao-Yu!” I due Pao-Yu tremarono. Il sognato se ne andò; l’altro gli diceva: “Torna presto, Pao-Yu!” Pao-Yu si svegliò. La sua ancella Hsi-Yen gli chiese:

“Cosa stai sognando, Pao-Yu, sei triste?”

“Ho fatto un sogno molto strano. Ho sognato che mi trovavo in un giardino, e voi non mi avete riconosciuto…”»

Tsao Hsueh-chin, Il sogno della camera rossa.