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NBFC, parte il piano di digitalizzazione di collezioni naturalistiche italiane

by Redazione
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L’Erbario Centrale Italiano del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, il più grande erbario italiano, sommato al National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo centro italiano di ricerca sulla biodiversità, dà come risultato il piano di digitalizzazione massiva di collezioni naturalistiche italiane per un totale di 4 milioni e 200mila campioni, la cui conclusione è prevista per la fine di agosto 2025.

Tra le azioni dello Spoke 7 (uno degli 8 Spoke che compongono la struttura del Centro, il raggio incaricato della comunicazione, educazione e impatto sociale della biodiversità) si inserisce quella che vede insieme l’Università degli Studi di Firenze e l’Università degli Studi di Padova: la digitalizzazione di tutti i campioni dell’Erbario Centrale Italiano (Herbarium Centrale Italicum) – conservato presso le collezioni botaniche ‘Filippo Parlatore’ del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze e di molte altre collezioni affini – è una delle operazioni più importanti in ambito scientifico-naturalistico degli ultimi decenni. Insieme agli spoke scientifici (1-6) e a CINECA che supporta l’operazione con le tecnologie informatiche e di AI, il progetto sta procedendo spedito nei numeri ma soprattutto sta portando competenze e tecnologie nuove nella valorizzazione del patrimonio culturale”.

 

 

Tutte le informazioni raccolte e catalogate saranno rese accessibili a tutti in rete e dialogheranno con quelle di altre centinaia di raccolte sparse per il mondo, ottenendo così un grande database della biodiversità vegetale del passato comparabile con quella del presente. Un network di siti collegati con varie università europee, a disposizione della comunità scientifica internazionale, che contribuisce allo studio dei cambiamenti climatici.