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Premio “Serra-Campi Flegrei”, i finalisti

by Redazione
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Si sono concluse le audizioni per l’edizione 2024 del Premio Nazionale “Serra–Campi Flegrei”, patrocinato dal Comune di Napoli. La finale è prevista per il 7 ottobre al Teatro Serra, a Fuorigrotta.

«Il premio si conferma, ancora una volta, un’occasione per incontrare la scena nazionale, la nuova drammaturgia e le tensioni sociali e umane che la alimentano» dicono Pietro Tammaro e Mauro Palumbo, fondatori dello spazio flegreo.

Accedono alla finale Attori: Ilaria Romano con il monologo “Thom Pain” di Will Eno; Carmen Del Giudice con “San Genesio”, scritto da Alessandro Paschitto; Valerio Lombardi interprete di “Er fattaccio” di Americo Giuliani; Riccardo Marotta autore di “Una questione di vita o di morte”, riflessioni agro-dolci sulle scelte e il destino.

Accedono alla finale Autori: Viola Di Caprio con “Fine vita”, dissacrante satira sulle imposizioni del nostro tempo; Alessio Palumbo con “A lei no” confessioni sulla vita, la malattia e l’amore ispirate dalla realtà; Marco Maffei con il racconto in endecasillabi “Parole perse. El Alamein, 1942”. Concorrerà come Autrice e Attrice Giulia Nemiz con “Per fede o per amore”, ispirato alla storia vera di una naufraga siriana nel Mediterraneo.

Menzioni speciali per la recitazione a Barbara Lauletta, che si è esibita in un estratto del romanzo “Fuoco su Napoli” di Ruggero Cappuccio, e a Cristina Maffia cha ha vestito i panni di Marion, uno dei personaggi di “Morte di Danton” di Georg Büchner.

Menzioni anche ai testi “La promessa della ruggine”, storia di un tragico viaggio della speranza dalla Nigeria all’Europa. di Maria Gabriella Olivi. “’A casa ‘ngoppe San Martino”, memorie di bambini ceduti a famiglie ricche nel dopoguerra, di Giuseppina Ferro. “Nessuno”, vita di un bracciante del Tavoliere delle Puglie, di Francesco Scotto. “Per una scarpa calpestata” di Alessandro Esposito, dedicato a Francesco Pio Maimone, vittima innocente della violenza urbana. Menzione speciale come Autore e Attore a Emanuele Iovino, nei panni del Fiume Sebeto nel dramma in maschera “Storia ‘e nu ciummo ca vuleva turna’ a nascere”.