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NAGORA’, un laboratorio politico

by Lucia Severino
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Promuovere il dibattito sullo sviluppo socio-economico del nostro territorio è sempre un’opera meritoria e Nagorà, che conoscevamo come piattaforma online dell’Associazione Costruttori Edili di Napoli e scopriamo oggi essere un’associazione culturale, apolitica e laica, lo fa da un paio di anni con eccellente professionalità.

L’impegno, la competenza e la prospettiva ideale offerti dal suo presidente Francesco Tuccillo, fino a poco tempo fa presidente dell’Acen, hanno segnato un percorso di analisi e di discussione di grande interesse. Prova ne sia il bel volume del dicembre 2017 che raccoglie il materiale finora pubblicato a firma di personaggi di assoluto livello nazionale.

Ma con la nascita dell’associazione, Tuccillo è andato aldilà della semplice piazza telematica e, soprattutto, aldilà dell’Associazione Costruttori. E’ nato un progetto di gran lunga più ampio e più ambizioso.

L’Acen ha, in tutti questi anni, continuato a promuovere convegni, seminari, studi. E continuerà a farlo in futuro. Ma Nagorà è un’altra cosa: implica un più intenso rapporto con la cittadinanza. Scrive Tuccillo. E ancora: …il senso e l’obiettivo della nostra iniziativa … è la partecipazione civica ai destini della comunità

Questo è un programma politico.

E un ente che annovera tra i suoi soci, tra gli altri: la Banca di Credito Cooperativo; gli ordini professionali degli ingegneri, degli architetti e dei commercialisti; la Metropolitana di Napoli s.p.a.; l’università Parthenope; l’Istituto per ricerche e attività educative; la Scuola di governo del territorio; Acen; Ance Campania; OMeN; Inarch ecc. ecc.; rappresenta un potenziale volume di fuoco impressionante.

Se poi associamo ad ognuno di questi organismi un nome di riferimento, la capacità di impatto sui destini della comunità si fa concreta e si caratterizza.

Auguriamo a Nagorà di riuscire ad offrire il contributo che si propone e ad essere protagonista di una nuova politica del territorio, che eviti la ricerca del consenso e collabori alla risoluzione programmatica dei problemi della regione.

di Lucia Severino