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La Relazione sul nuovo PNRR, il Ministero della cultura, la Campania

by Flavio Cioffi
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La nuova Relazione del Governo sullo stato di attuazione del PNRR è di pochi giorni fa, 22 febbraio. In essa la premier Meloni sottolinea il raggiungimento di quattro obiettivi: l’approvazione da parte del Consiglio UE del nuovo Piano, comprensivo del REPowerEU; il regolare pagamento della terza (18,5 mld) e della quarta rata (16,5 mld); la presentazione, primi in Europa, della quinta richiesta di pagamento per 10,6 mld di euro. La Relazione illustra l’attività svolta e fornisce il quadro dell’attuazione dell’intero Piano, riportando per le singole riforme e i singoli investimenti la descrizione analitica di ciascuna misura.

Gli esperti che collaborano con Gente e Territorio studieranno la relazione concentrandosi su alcuni temi in particolare, ma diamo comunque una prima occhiata al tema cultura aprendo anche un focus sulla Campania.

Il nuovo Piano prevede 7 riforme aggiuntive (politica di coesione, incentivi alle imprese, e cinque nel REPowerEU) rispetto alle 59 originarie, e le modifiche all’attuazione delle riforme già previste riguardano la giustizia, i contratti pubblici, i ritardi nei pagamenti, la concorrenza. Sul fronte riforme non ci sono quindi novità che afferiscano specificamente alla cultura.

Sul fronte investimenti, invece, qualcosa c’è. Due le modifiche che riguardano il Ministero della cultura, entrambe con la motivazione “circostanze oggettive”.

Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici. In sintesi, l’obiettivo è quello di contrastare il declino urbano migliorando la fruizione e la manutenzione dei giardini anche attraverso la formazione di 1260 operatori. Formazione affidata ora alle Regioni, con il coordinamento del MiC. Ciò ha comportato uno slittamento dei tempi e quindi il raggiungimento del target finale dell’investimento è stato posticipato di un anno. Ce ne faremo una ragione.

Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà). Si tratta di migliorare la competitività del settore cinematografico e audiovisivo italiano, essenzialmente attraverso la costruzione e il recupero di nove teatri di posa nel comprensorio di Cinecittà. Ma, dopo aver centrato l’obiettivo di sottoscrivere tutti i relativi contratti addirittura in anticipo rispetto alla scadenza del 30 giugno 2023, è venuta meno la disponibilità dell’area sulla quale era prevista la realizzazione dei nuovi teatri di posa. Risultato: saranno rinnovati i quattro teatri preesistenti a saranno realizzati solo 5 nuovi studi rispetto ai 13 inizialmente previsti. Anche in questo caso, nessuno ce ne voglia, non ci taglieremo le vene.

Anche perché la struttura del MiC ha nuovamente dato ottima prova di sé in un altro investimento che comprende il cinema, ossia il miglioramento dell’efficienza energetica di cinema, teatri e musei. Era prevista, entro settembre 2023, la realizzazione di almeno 80 interventi. E così è stato. Tra gli 80: Teatro Monumentale d’Annunzio (Pescara), Teatro Civico (Vercelli), Teatro Artificiere Almagià (Ravenna), Teatro Puccini (Firenze), Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona, Teatro Sistina (Roma), Teatro La Fenice (Venezia), Teatro Lirico di Cagliari, Politeama Genovese, Teatro Sociale di Como, Accademia Filarmonica di Verona, Cinema Roma Essai (Bologna), Multisala Barberini (Roma), Nuovo Eden (Brescia), Nuovo Cinema Corso (Modena), Cinema Nuova Aurora Sansepolcro (Arezzo), Cinema Sala Ratti (Legnano), Dream Cinema – Fornaci Village (Frosinone), Supercinema Vittoria (Trento), Multisala Cristallo (Verona), Cinema Teatro del Borgo (Verona), Casablanca Multicine (Taranto).

Possiamo quindi dire che la revisione del PNRR tocca solo marginalmente il settore cultura. Dai 4.275 mln € ante revisione, il MIC è passato agli attuali 4.205 mln €. -70 mln €.

Ma cosa arriva in Campania di queste risorse?

Dall’Appunto PNRR a titolarità Ministero della Cultura – Interventi Regione Campania, redatto questo febbraio dall’Unità di Missione per l’Attuazione del PNRR, risulta che le risorse assegnate alla Regione Campania sono queste:

Investimenti / Riforme Totale risorse Campania
1.1 Strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale 14.941.563,73 €
1.2 Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi 32.586.589,01 €
1.3 Migliorare l’efficienza energetica, in cinema, teatri e musei 24.363.098,25 €
2.1: Attrattività dei borghi 59.385.845,19 €
2.2: Tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale 70.117.537,23 €
2.3: Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici 90.089.733,15 €
2.4: Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio FEC e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art) 102.111.100,81 €
3.2: Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)
3.3: Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde 15.213.883,16 €
TOTALE 408.809.350,53 €

Pertanto su un complessivo di 4,2 miliardi di euro, allo stato, sono già state assegnate ai territori della regione Campania risorse pari a oltre 400 milioni di euro, pari a circa il 10% del complessivo, per oltre 1000 tra interventi e soggetti beneficiari”.