Dall’1 al 3 marzo al Teatro Sannazaro di Napoli, Come tu mi vuoi di Luigi Pirandello per la regia di Luca De Fusco, con Lucia Lavia.
“Chi è veramente L’ignota? – si domanda De Fusco nelle note di regia – È Elma, la ballerina cortigiana del primo atto, o Cia la moglie borghese del secondo? É certamente una persona la cui mente è una stanza piena di gente – come recita il formidabile libro su un caso di schizofrenia di Daniel Keyes – ovvero un corpo senza nome come dice lei stessa. Altrettanto certamente è un’animale di palcoscenico, visto che solo nella danza trova espressione di sé. Altro elemento sicuro è che Elma/Cia vive immersa nel vino e distingue poco i confini tra realtà, sogno, immaginazione, ricordi. Partendo da questi pochi elementi sicuri, siamo partiti per un percorso simile ad una navigazione nella nebbia con pochi fari all’orizzonte. Questa regia somiglia più al mio antico Vestire gli ignudi del 2009, che ai miei più recenti Pirandello con Eros Pagni. Forse perché questo testo per la sua imperfezione mi sembra richieda un maggiore intervento del regista, forse perché la presenza di una prima attrice più giovane mi ha stimolato verso direzioni più eccentriche”.