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LE CITAZIONI: Saba. Gli italiani, fratelli contro fratelli.

by Ernesto Scelza
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Silvio Perrella richiama questo aforisma di Umberto Saba dell’immediato secondo dopoguerra, introducendo la riedizione einaudiana degli scritti brevi e brevissimi del poeta triestino. Già agli inizi degli anni sessanta Alberto Asor Rosa lo aveva posto ad epigrafe del suo “Scrittori e popolo”, testo-manifesto di una generazione che si viveva votata alla rivoluzione.

«Vi siete mai chiesti perché l’Italia non ha avuto, in tutta la sua storia – da Roma ad oggi – una sola vera rivoluzione? La risposta – chiave che apre molte porte – è forse la storia d’Italia in poche righe. Gli italiani non sono parricidi; sono fratricidi. Romolo e Remo, Ferruccio e Maramaldo, Mussolini e i socialisti, Badoglio e Graziani. “Combatteremo – fece stampare quest’ultimo in un suo manifesto – fratelli contro fratelli”. Favorito, non determinato, dalle circostanze, fu un grido del cuore, il grido di uno che – diventato chiaro a sé stesso – finalmente si sfoghi. Gli italiani sono l’unico popolo, credo, che abbiano, alla base della loro storia, o della loro leggenda, un fratricidio. Ed è solo col parricidio, con l’uccisione del vecchio, che si inizia una rivoluzione. Gli italiani vogliono darsi al padre, ed avere da lui, in cambio, il permesso di uccidere gli altri fratelli.»

Umberto Saba, Scorciatoie e raccontini.