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LE CITAZIONI: Niall Ferguson, l’età delle “reti”.

by Ernesto Scelza
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Ispirata dalla plastica contrapposizione tra la Torre del Mangia e la Piazza del Campo a Siena, metafora urbanistica delle due forme antitetiche in cui si è incarnato il potere nella società umana – quella verticale e centralistica delle strutture gerarchiche e quella orizzontale e distribuita delle reti –, la rilettura dell’età moderna e contemporanea proposta dallo storico britannico Niall Ferguson è intesa a restituire al modello organizzativo “reticolare” quel valore di forza propulsiva del cambiamento che gli storici hanno a lungo misconosciuto.

«Viviamo in un mondo di reti interconnesse, o almeno questo è ciò che ci viene ripetuto in continuazione. La parola “rete”, raramente utilizzata prima della fine del XIX secolo, oggi viene abusata. Per i giovani e ambiziosi iniziati, vale sempre la pena andare alla prossima festa, anche se è tardissimo, pur di rimanere connessi: dormire può essere piacevole, ma il timore di perdersi un’occasione è agghiacciante. Per i vecchi e insoddisfatti non iniziati, invece, la parola “rete” ha una connotazione ben diversa. Dà adito al sospetto che il mondo sia controllato da reti potenti ed esclusive: i banchieri, l’establishment, ovvero il “sistema”, gli ebrei, i massoni, gli Illuminati. Quasi tutto ciò che viene scritto da questa prospettiva non è che un mucchio di sciocchezze. Eppure, probabilmente le teorie cospirazioniste non sarebbero così dure a morire se queste reti non esistessero affatto. (…) La tesi portante (del mio libro, ndr) è che nella storia le reti sociali hanno sempre avuto molta più importanza di quanto abbia fatto supporre la maggior parte degli storici, troppo concentrati su organizzazioni di tipo gerarchico come gli Stati. Mai però come in due particolari periodi. La prima “era delle reti” seguì l’invenzione della stampa in Europa alla fine del XV secolo e durò fino alla fine del XVIII secolo. La seconda – quella che stiamo vivendo oggi – è iniziata negli anni Settanta del XX secolo, sebbene io sostenga che la rivoluzione tecnologica che associamo alla Silicon Valley sia più la conseguenza che la causa di una crisi delle istituzioni gerarchiche. Il periodo intermedio, dalla fine degli anni Novanta del XVIII secolo fino alla fine degli anni Sessanta del XX, è stato dominato dalla tendenza opposta: le istituzioni di tipo gerarchico hanno riaffermato il proprio controllo, riuscendo a eliminare o a cooptare le reti. L’apice del potere organizzato gerarchicamente è stato raggiunto, in effetti, a metà del XX secolo, l’epoca dei regimi totalitari e della guerra totale.»

Niall Ferguson, La piazza e la torre. Le reti, le gerarchie e la lotta per il potere. Una storia globale.