Forte di Bard. Dal 3 febbraio al 2 giugno. 59esima edizione di Wildlife Photographer of the Year, riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra. 49.957 iscrizioni da parte di fotografi di tutte le età provenienti da 95 paesi. Le immagini sono state giudicate in modo anonimo da una giuria internazionale di esperti in base all’originalità, alla narrazione, all’eccellenza tecnica e alla pratica etica.
Una piattaforma globale mette in mostra alcuni dei migliori talenti della fotografia provenienti da tutto il mondo. Per l’Italia la prima tappa è al Forte di Bard. Gli scatti premiati nelle 17 categorie sono presentati nelle Cannoniere all’interno di light panels.
A vincere il titolo di fotografo naturalista dell’anno è stato il biologo e fotografo marino francese Laurent Ballesta con The golden horseshoe: un granchio a ferro di cavallo con il suo carapace protettivo dorato, mentre si muove lentamente sul fango nelle acque protette dell’isola di Pangatalan nelle Filippine, affiancato da tre piccole carangidi dorate.
Il Young Wildlife Photographer of the Year 2023 è stato assegnato all’israeliano Carmel Bechler con Owls’ road house: alcuni barbagianni all’interno di un edificio abbandonato vicino ad una strada trafficata.
Tra i vincitori anche gli italiani Alessandro Falco (menzione speciale nella sezione Photojournalism), Barbara Dall’Angelo (menzione speciale nella sezione Zone umide), Bruno D’Amicis (menzione speciale nella categoria Talento naturale), Ekaterina Bee (vincitrice nella categoria 11-14 anni), Pietro Formis (menzione speciale nella sezione Ritratti animali).