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Fondazione Pascale: l’oncologia polmonare nel 2024

by Pietro Spirito
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Alessandro Morabito, direttore della Unità operativa complessa di Oncologia clinica sperimentale toraco-polmonare dell’Istituto tumori Fondazione “Pascale” di Napoli, è uno degli esponenti di punta nella ricerca internazionale sulle terapie per la cura dei tumori polmonari.

Per discutere sulla evoluzione della ricerca scientifica su questa patologia si è tenuto il 19 gennaio, nell’aula magna della fondazione Pascale, un convegno su “L’oncologia polmonare nel 2024: evoluzione o rivoluzione terapeutica?”. Si tratta di una patologia diffusa che sino ad oggi era operabile solo nel 25% dei casi.

Oltre un milione di morti all’anno in tutto il mondo. È sufficiente questo numero per spiegare anche ai più distratti perché il tumore polmonare è una neoplasia caratterizzata da un drammatico impatto sociale”, ha spiegato nel suo intervento la giornalista e divulgatrice scientifica Olga Fernandes.

In Italia sono oltre 40mila le persone che si ammalano ogni anno di questa fitns tumorale. “Fin qui le cattive notizie”, ha sottolineato Olga Fernandes, che ha aggiunto: “Quelle buone invece dicono che negli ultimi anni sono stati compiuti importanti progressi scientifici nella conoscenza di questa neoplasia, risultati che hanno reso possibile una sua migliore caratterizzazione molecolare e, soprattutto, l’impiego di terapie personalizzate, anche grazie alla disponibilità di nuovi farmaci biologici e dell’immunoterapia”.

Nel corso del convegno sono stati presentati e ripercorsi i maggiori progressi che hanno rivoluzionato il trattamento del carcinoma polmonare negli ultimi 15 anni. “La disponibilità di farmaci a bersaglio molecolare, di immunoterapici e di chemioterapici di nuova generazione – spiega il Prof. Alessandro Morabito – ha consentito infatti di migliorare considerevolmente il tempo e la qualità di vita dei pazienti affetti da questa malattia, a patto che sia effettuata una diagnosi «precisa». Questo significa non solo avere informazione sul nome della neoplasia, ma anche sul suo «assetto molecolare», e cioè ottenere una specie di «carta d’identità» del tumore che consenta all’oncologo di scegliere la terapia più appropriata per il paziente che ha di fronte”.

Nel corso di questi 15 anni l’Oncologia Polmonare del Pascale ha partecipato a molti degli studi con questi nuovi farmaci ed ha sviluppato una esperienza crescente nei trattamenti integrati (chirurgia, radioterapia, terapie loco regionali e sistemiche), grazie anche all’attività del suo gruppo multidisciplinare operativo dal 2011, con un numero di oltre 4.500 casi discussi fino ad oggi. Durante il convegno è stato dato inoltre ampio spazio all’importanza della comunicazione col paziente, ma anche con i media, al fine di una responsabile ed efficace divulgazione scientifica.

Ha sottolineato Olga Fernandes: “Molto si sono evolute nel tempo e fondamentali sono oggi la comunicazione fra Università e Centri di Ricerca, quella fra medico e paziente e quella verso il pubblico generico. In primo luogo, sono davvero rilevanti le occasioni di scambio di informazioni di alto livello, in cui si fa il punto sui progressi realizzati e si tracciano le rotte che guideranno gli sviluppi futuri. In secondo luogo, la maniera in cui i medici comunicano la situazione al paziente è cambiata, si è evoluta. La persona deve essere sempre al centro della attenzione, va accompagnata nel percorso di cura, va resa protagonista della lotta che combatte contro la patologia. Il paziente perde così finalmente il ruolo passivo di ammalato per diventare un alleato del medico. La ricetta di base per la divulgazione è di ridurre elementi complessi in termini accessibili ai non esperti, mantenendo rigore e coerenza scientifica. È così che si completa il ciclo di comunicazione medico-scientifica, coinvolgendo con l’informazione tutti gli attori in gioco”.

In conclusione, una moderna oncologia polmonare richiede multidisciplinarietà, medicina di precisione, trattamenti integrati, appropriatezza prescrittiva e adeguata comunicazione.

Al convegno hanno preso parte esperti e specialisti del settore, tra cui i professori Nicola Normanno, Cesare Gridelli, Edoardo Mercadante, Paolo Muto, Andrea Ardizzoni, Floriana Morgillo e Roberto Bianco. Il convegno è stato introdotto dal Direttore Sanitario del “Pascale” Maurizio Di Mauro e dal Direttore Scientifico Alfredo Budillon.