È appena nato “Lab politiche e culture”, un e-magazine multimediale realizzato da studiosi e studenti di diverse città. Una rete che mette in connessione Dialogos. Peuples et citoyens du monde (https://www.i-dialogos.com/), LAB – Dialoghi della Bolognina (https://www.facebook.com/lab.dialoghi/), e il nostro Gente e Territorio (https://www.genteeterritorio.it/).
Il primo numero è ricco di spunti e suggestioni. Ne segnaliamo solo alcuni consigliando di approfondire i contenuti alla pagina www.labpolitiche.it.
Nell’editoriale che apre la rivista si richiama una canzone di Lucio Dalla, “Com’è profondo il mare”, per mettere in evidenza che solo una navigazione lunga e densa di curiosità può condurre a quella conoscenza necessaria in un mondo complesso come il nostro.
Poi si passa ad una approfondita intervista a Federica Mazzoni, segreteria della federazione del PD di Bologna, la quale sottolinea la necessità di costruire una nuova sinistra partendo dai valori e dalla priorità di investire nella educazione.
In un articolo che rende omaggio alla figura di Jacques Delors si ricordano le sue origini nel gollismo di sinistra, per giungere al ruolo di architetto dell’Europa sociale e di promotore del grande programma per la integrazione ed il potenziamento delle grandi reti infrastrutturali comunitarie.
Si approfondisce il tema cruciale del rapporto tra media e democrazia, ancora più cruciale nella prospettiva dello sviluppo della intelligenza artificiale, con il rischio che la democrazia diventi un involucro vuoto, una facciata dietro la quale nuovi poteri forti imporranno una visione unilaterale della realtà.
In un altro articolo si opera un focus sulla scuola pubblica, mettendo in luce tra l’altro i rischi dell’autonomia differenza, che frammentano l’unitarietà del modello educativo, mentre proprio la scuola resta, citando Nelson Mandela, “l’arma più potente per cambiare il mondo”.
Ci fermiamo qui nelle segnalazioni. Ma sono tanti altri i temi che vengono proposti, con approfondimento e impegno. Lab comincia la sua navigazione sotto i migliori auspici. Non intende essere uno strumento superficiale di lettura della società. Lancia una sfida in controtendenza. Vuole piuttosto accompagnare il lettore in un viaggio impegnato ed impegnativo. Come successe ad un illustre navigatore, potrà capitare anche di volgere lo sguardo ad oriente per finire in occidente. È il bello delle scoperte marittime.