fbpx
Home Ambiente La transumanza di Natale in Capitanata

La transumanza di Natale in Capitanata

by Redazione
0 comment

Si è conclusa tra Natale e Capodanno il rito della transumanza delle greggi dalle zone collinari verso la piana del Tavoliere. In ritardo per via delle persistenti temperature miti.

L’antica pratica della transumanza, un tempo fiorente in Capitanata, si va, purtroppo, estinguendo. Delle tante aziende che usavano trasferire due volte all’anno le greggi, ne sopravvivono solo due, quella di Michele Turco che sposta le greggi da masseria Signoritto, sulle prime propaggini del Gargano, verso la piana di Amendola, e Cristoforo Carrino, che muove le greggi da S. Vito nei Monti Dauni per far ritorno alla masseria Pavoni in località S. Giusto”. A dirlo sono l’Associazione Tratturi e Transumanze, AMODO – Alleanza per la Mobilità Dolce, AIPAI – Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale e Italia Nostra.

 

 

Due transumanze che si sviluppano su due tratturi e un tratturello, meno noti dei tratturi maggiori che portavano dall’Abruzzo in Puglia, il Tratturo Magno, oggetto di un recente progetto di valorizzazione promosso dalla regione Puglia, e il tratturo Pescasseroli Candela. (…) L’impegno è quello di far conoscere e valorizzare la rete tratturale e tutto il prezioso patrimonio di saperi e tradizioni che ruota intorno ad essa di cui Foggia è la principale depositaria (…) Andare per tratturi è un’esperienza indimenticabile. Significa attraversare paesaggi unici, caratterizzati da grandi spazi, siti archeologici, storici e religiosi, altrimenti non raggiungibili. Una rete reale di mobilità lenta e un’eccellente proposta turistico-ambientale e culturale”.