L’anno che sta terminando è stato caratterizzato da una accesa discussione pubblica sullo stato di attuazione e sulla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Spesso nel nostro Paese capita di affrontare le questioni che ci impegnano solo delineando gli aspetti di malfunzionamento, che pure ci sono. La Commissione Europea ha approvato la revisione di piano, la terza rata è stata liquidata ed è stato avviato il procedimento per la liquidazione della quarta.
Fortunatamente una descrizione solo a tinte fosche sui risultati del Paese non corrisponde a verità. Certo, il percorso verso l’attuazione del PNRR è costellato di complessità, sia nell’attuazione delle riforme e sia nella realizzazione degli investimenti, m a non è tutto nero come pure capita di sentir dire. Dovremmo acquisire un’attitudine orientata ad un maggior amor proprio nazionale, non perdendo la capacità critica per individuare i punti di debolezza che ancora ci condizionano, ma essendo capaci anche di mettere in evidenza le nostre capacità ed i nostri punti di forza. Ci portiamo appresso una eredità da Guelfi e Ghibellini che spesso ci impedisce di unirci sugli interessi comuni per migliorare i risultati complessivi della nostra Nazione.
Nella relazione di monitoraggio al 30 novembre 2023, stilata dall’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR, sugli interventi a titolarità del Ministero della Cultura vengono aggiornati gli avanzamenti che sono stati registrati alla fine del mese di novembre del 2023. Al Ministero della Cultura sono assegnate risorse per investimenti pari a 4 miliardi e 275 milioni di euro, articolari in tre missioni: patrimonio culturale per la prossima generazione (1,1 miliardi), rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale (2 miliardi e 720 milioni), industria culturale e creativa 4.0 (455 milioni).
L’eredità dell’impatto pandemico ha lasciato traccia sui flussi turistici e sugli eventi culturali: con i finanziamenti e i progetti del PNRR si intende non solo favorire la ripresa di queste attività, importanti non solo sotto il profilo economico, ma anche rilanciare la piattaforma del patrimonio culturale ed artistico al servizio dell’Italia.
La riforma e gli investimenti previsti dalle misure di competenza del MiC si concentrano sulla rigenerazione del patrimonio culturale, sulla valorizzazione di asset chiave e competenze distintive, sul bilanciamento dei flussi turistici e sulla digitalizzazione e la riduzione del gap tecnologico.
Tutti gli investimenti previsti dal Piano di competenza del Ministero della Cultura sono entrati in piena attuazione, in quanto tutti i traguardi e gli obiettivi fissati sono stati conseguiti e sono stati superati positivamente i primi audit effettuati dal Ministero dell’Economia.
Sono stati conseguiti anche i traguardi intermedi (monitoring step) relativi a due investimenti (Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi e Investimento 2.2. Architettura rurale) fissati. Per alcuni investimenti, si è avuto un enorme successo di partecipazione, tanto che la dotazione finanziaria disponibile non ha consentito di finanziare tutte le proposte pervenute e valutate come ammissibili.
Alla data del 30.6.2022, il Ministero della Cultura aveva 5 milestone di rilievo europeo, che sono state tutte conseguite nei tempi e nei termini fissati dal PNRR.
Al 30 giugno 2023, aveva solo la milestone M1C3-20 – Firma del contratto tra l’ente attuatore Cinecittà SpA e le società in relazione alla costruzione di nove studi, relativa all’Investimento 3.2 – Sviluppo industria cinematografica (progetto Cinecittà). La milestone è stata conseguita addirittura in anticipo sui tempi fissati dal PNRR, con la sottoscrizione di tutti i contratti.
Al 30 settembre 2023, era rimasto il target M1C3-4 – Interventi su musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema ultimati (prima parte) relativa all’Investimento 1.3 – Migliorare l’efficienza energetica nei cinema, nei teatri e nei musei. Il target (ultimazione di n. 80 interventi di efficientamento energetico) è stato conseguito. Infatti, sono stati ultimati interventi in numero superiore all’obiettivo definito.
Insomma, un anello del PNRR, pure molto importante per le implicazioni sul turismo e sugli eventi culturali, oltre che sulla produzione di intelligenza, va avanti con risultati finora positivi. Dobbiamo proprio augurarci che continui secondo questa tabella di marcia.