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Incontri, di Lorenzo Cocozza

by Piera De Prosperis
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Sono una lettrice onnivora e curiosa. Quando mi propongono un nuovo testo, lo leggo con il buon proposito di completarlo in tempi brevi. Non sempre succede e talvolta, confesso il mio peccato, lo metto da parte. Con apposito segnalibro, per riprenderlo magari in un’occasione diversa, in una predisposizione migliore del mio spirito. Tutta questa captatio benevolentiae è per dirvi che ho incontrato sulla mia strada il testo di un giovane scrittore, Lorenzo Cocozza, dal titolo Incontri, pubblicato nel 2022 da Albatros nella collana Nuove voci. Una collana di scrittori emergenti che per il lettore navigante, come dice Barbara Alberti nella prefazione, rappresentano un orizzonte nuovo.

Si tratta di otto brevi storie che si leggono di un fiato. Il filo conduttore è, come dice il titolo, l’incontro casuale che può cambiare la vita delle persone, modificarne il destino, determinare una svolta imprevista e talvolta surreale. Persone distanti tra loro, con storie diverse, intersecano la propria esistenza con quella di altre. A volte salvandole, a volte perdendole. Non a caso il libro si apre con una frase di Alex Grey: le dimensioni dell’interconnessione sono senza fine. Non c’è niente di indipendente. I protagonisti delle storie hanno quasi sempre una vita segnata dal disagio o dal male di vivere: soffrono, sono soli e la loro difficoltà esistenziale appare senza via d’uscita. Se non fosse per quell’incontro, quell’inciampo casuale che ne modica la vicenda apparentemente già scritta.

In “Radio22” la colonna sonora del racconto è affidata ai classici del rock trasmessi da un’emittente privata. L’autore, come ogni giovane, conosce la musica e in questa occasione ne fa il filo che unisce le due vicende. In questo come in altri racconti le immagini si succedono come fotogrammi di un film. Ho pensato a Sliding doors, film del 1998 nel quale basta un solo particolare insignificante per cambiare il destino della protagonista.

In Incontri riusciamo a vedere i personaggi, ne ascoltiamo le voci spesso in sequenze di discorso diretto che creano vivacità e ritmo incalzante. Ma frequenti sono anche le sequenze riflessive in cui il personaggio, attraverso un monologo interiore o un discorso indiretto libero, ci parla di sé e delle problematiche che lo hanno portato sull’orlo del precipizio. Quanto del tormento dell’autore c’è nelle storie non è dato sapere, ma lo supponiamo per la partecipazione emotiva che traspare.

Volutamente impostato come una favola è “Stella e Cometa: la storia di due anime che superano lo spazio e il tempo”. Favola di amore, di smarrimento e ritrovamento in cui i piani narrativi si sovrappongono, si succedono, tornano all’inizio. La scelta stilistica è accurata, si sente lo sforzo di non cadere mai nel banale e nel già detto. Anche e soprattutto quando le vicende hanno a che fare con la quotidianità. Cura della forma, dunque, perché la maniera in cui esprimiamo le nostre idee ha un effetto determinante su come quel contenuto verrà recepito e sull’impatto che avrà.

Insomma una nuova voce da seguire quella di Lorenzo Cocozza, napoletano del 1999, da sempre con il sogno di diventare scrittore. Mi sembra che la strada sia quella giusta, per me è stato un incontro interessante.