Tutta colpa dei tatuaggi e dell’avversione che alcuni hanno verso la moda imperante di istoriarsi la pelle. Entra nel novero degli insofferenti anche Vincenzo De Luca, il governatore della Regione Campania che in passato aveva criticato senza mezze misure le persone tatuate: “Mi fanno schifo, sono imbecilli. E chi li ha nelle istituzioni fa schifo due volte”. Se in Italia c’è qualcuno che non appartiene alle istituzioni (o non ancora!) ma ha fatto dei tatuaggi una cifra espressiva è Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia, cantante rapper, personaggio televisivo, imprenditore digitale e coautore insieme a Luis Sal del podcast Muschio Selvaggio, che vanta milioni di visualizzazioni. Fedez per rispondere a De Luca gli ha offerto uno spazio nel proprio programma, il governatore non solo ha accettato, ha anche dato via al suo lato da showman, trasformando lo studio in un palcoscenico.
Ospitato in un… ambiente accogliente, i conduttori “non hanno un centimetro di pelle libera”, ma “il mondo non l’hanno rovinato le persone con i tatuaggi”, esordisce Fedez. “Non c’è nessun dubbio su questo, lo hanno rovinato quelli in giacca e cravatta e quelli con le divise militari”, risponde De Luca, che non manca di bacchettare Fedez per il celeberrimo bacio con Rosa Chemical allo scorso Festival di Sanremo: “Eri avvinghiato ad un mollusco, un lombrico per slinguazzarlo. Una zozzeria. Non lo fare più”. Ma da quel punto in poi tutto scorre con un ritmo travolgente. Il governatore viene aggiornato sulle guerre tra rap che anche in Italia, in particolare a Milano, sono entrate nella cronaca. “Dall’America arrivano gli esempi più idioti e demenziali… Shiva? Non lo conosco, lo proporrei per il metodo pedagogico Singapore: la polizia municipale è dotata di un frustino di bambù, ti danno venti frustate tra capo e collo…”
De Luca affronta poi temi cruciali come i problemi dei giovani contemporanei e la guerra in Ucraina, le organizzazioni camorristiche presenti in Campania e i numeri della Regione.
Nessun dubbio sulla superiorità di Napoli su Milano, diventata secondo Fedez “insicura”. Qui De Luca sembra imitare Crozza che imita De Luca: “La mia Campania è la prima regione in Italia per i tempi di rimborso dei farmaci. Forniamo trasporti gratis a tutti gli studenti fino ai 26 anni. E siamo stati i primi a dare il bonus psicologo che ti sta tanto a cuore, caro Fedez”.
Alle domande sulle sue vicende giudiziarie, De Luca si scalda, “in realtà avevo difeso gli operai dell’Ideal Standard”. Insomma, un comizio a tutti gli effetti con cui ha affascinato e ammutolito i due conduttori.
Capitolo politica: il governatore campano non lesina dichiarazioni e attacchi al suo partito. “I contenuti programmatici sono flebili. La dialettica? Peggio”. Pierluigi Bersani? “Un amico, ma è il padre di una puttanata politica come Articolo Uno…” Negativo anche il giudizio sul governo: “Il sud è stato tradito e calpestato completamente. Bisogna creare un’alternativa, serve un programma che possa persuadere la maggioranza degli italiani: è difficile tenere insieme solidarietà e sicurezza, povera gente e ricchi”.
Ma non può finire qui, e siccome tutti i salmi finiscono in gloria, verso la conclusione del programma De Luca si lascia andare a una confessione. “Fatti dire un’ultima cosa. Avrei dovuto sfotterti per come stai combinato, invece ho esigenza di dirti una cosa. Hai avuto un’esperienza umana terribile: hai affrontato un tumore, hai avuto un’operazione chirurgica e un secondo intervento. Hai affrontato queste prove della vita con coraggio e generosità, hai utilizzato questi momenti difficili per dare coraggio agli altri. Hai dimostrato di essere un uomo”. A queste parole, Fedez ha risposto con un pizzico di commozione negli occhi: “Grazie mille, mi ha fatto commuovere davvero”. De Luca ha chiuso la puntata con un “Ti voglio bene”. E Fedez “Anche io”.