Lo scorso 28 ottobre 2023, nel complesso monumentale di Santa Maria La Nova di Napoli, il prof. Alessandro Bianchi, Direttore della scuola nazionale di rigenerazione urbana, ha tenuto una lectio magistralis dal titolo: “La rigenerazione urbana: un nuovo modo di fare urbanistica”, rivolta agli amministratori locali under 35.
Questi gli argomenti trattati:
- Il concetto di rigenerazione urbana
- Il patrimonio edilizio dismesso
- Il requisito della sostenibilità
- Casi esemplari e ferite aperte
Vi proponiamo una sintesi della lectio a puntate, suddivisa per argomenti (precedenti: https://www.genteeterritorio.it/la-rigenerazione-urbana-1-il-concetto-di-rigenerazione-urbana/; https://www.genteeterritorio.it/la-rigenerazione-urbana-2-il-patrimonio-edilizio-dismesso/; https://www.genteeterritorio.it/la-rigenerazione-urbana-3-il-requisito-della-sostenibilita/; https://www.genteeterritorio.it/la-rigenerazione-urbana-4-casi-esemplari-la-ruhr-e-glasgow/).
4. Casi esemplari e ferite aperte
Finora abbiamo parlato degli aspetti metodologici e delle problematiche che riguardano la rigenerazione urbana. Ora credo sia utile una ricognizione di esperienze pratiche che sono state attuate.
Riguardano per la gran parte esperienze maturate in Gran Bretagna, Germania e Francia e solo in misura molto contenuta in Italia, dove invece non si può fare a meno di segnalare casi al contrario, vale a dire di mancate azioni di rigenerazione urbana con tutte le conseguenze che hanno comportato.
Venendo ai casi esemplari alcuni riguardano territori estensivi, come la Ruhr; altri interi comparti urbani, come a Glasgow, Bilbao e Vauban; la maggior parte riguardano singoli manufatti di cui saranno illustrati: lo stabilimento Fiat Lingotto a Torino; la fabbrica Pirelli a Milano Bicocca; la Centrale Elettrica Montemartini a Roma; la Miniera Serbariu a Carbonia.
Dopo la Ruhr e Glasgow, di cui abbiamo precedentemente parlato, proseguiamo con altri due casi esemplari: Bilbao e Vauban a Freiburg im Breisgau.
Scheda 3 – Bilbao.
Bilbao, città di 350.000 abitanti nella regione basca, agli inizi dell’800, sulla scia della rivoluzione industriale, si trasforma in un importante centro industriale basato su grandi fabbriche siderurgiche e numerosi cantieri navali ubicati lungo il fiume Nervion.
A metà degli anni Settanta del ‘900 una serie di fattori concomitanti innescano una crisi profonda del settore siderurgico e delle connesse attività, stravolgendo la struttura economica e sociale di Bilbao e lasciando dietro di sé un pesante lascito di degrado ambientale al quale sembrava impossibile porre rimedio.
Ma all’inizio degli anni ’90 a Bilbao si volta pagina avviando un complesso di azioni che porta una città in piena decadenza e degrado ad una ripresa dell’economia, ad una riqualificazione del tessuto sociale e a un completo ridisegno della forma urbana che configurano una vera e propria rinascita della città.
Alla realizzazione di questo imponente processo hanno contribuito due società di sviluppo urbano: la “Bilbao Metropoli 30”, associazione pubblico-privata costituita nel 1991, al quale viene affidato il compito di dare attuazione al “Plan Estrategico”, e la “Bilbao Ria 2000”, società pubblica costituita nel 1992 con il compito di delocalizzare le residue aree industriali e di riqualificare il porto.
Tra le più rilevanti azioni intervenute:
- la costruzione di una nuova metropolitana ad energia verde,
- il nuovo “Sondika Airport”, di Calatrava
- il tram ecologico “Euskotran”,
- il “Museo Guggenheim” di Frank Ghery, che è stato uno dei fattori di maggiore slancio per la rigenerazione di Bilbao, avendo avuto la capacità di diventare nell’arco di pochi anni, oltre che una icona dal punto di vista architettonico, un centro culturale di livello internazionale e uno straordinario punto di attrazione turistica, come dimostrano i venti milioni di visitatori del ventennio 1997-2017.
Il complesso di queste azioni, attuate nell’arco di circa venti anni ha generato quello che è stato definito il miracolo di Bilbao, trasformata “da grigia città industriale e portuale a nuova realtà ecologica (…) una città moderna e tecnologica, una città a misura d’uomo, a destinazione turistica e culturale, capace di affascinare visitatori provenienti da ogni parte del mondo”.
A conferma dei risultati conseguiti, nel 2018 Bilbao ha ottenuto il titolo di “European City of the Year” nell’ambito degli “Urbanism Awards” della “Academy of Urbanism”.
Scheda 4 – Vauban a Freiburg im Breisgau.
È una delle più importanti operazioni di rigenerazione urbana effettuate a partire dalla dismissione di un sito militare, un complesso di caserme francesi in uso fino al 1992, anno in cui viene acquistato dalla Municipalità di Freiburg che decide di destinarlo alla realizzazione di un quartiere modello dal punto di vista della sostenibilità ambientale, della mobilità dolce e del risparmio energetico.
Nel 1994 si avvia il concorso per l’elaborazione di un Master Plan e contemporaneamente si costituisce il “Forum Vauban” con il compito di recepire le istanze dei cittadini e fare in modo che vengano trasferite nei progetti per il nuovo quartiere.
L’area interessata è molto grande – 41,0 ha – e il Master Plan la ripartisce in prevalenza tra residenze (16,4), verde e spazi comuni (4,0), servizi commerciali (1,4), viabilità (12,4). La rimanente superficie viene suddivisa in lotti che il Comune vende a privati per realizzare abitazioni in proprio.
Delle preesistenti caserme quattro vengono assegnate ad una organizzazione che realizza case a basso costo per 265 persone, un’altra ad una associazione di studenti che la trasforma in alloggi per studenti e un’altra ancora accoglie un centro culturale e un ristorante.
Una delle caratteristiche salienti del quartiere Vauban – che viene realizzato in più fasi tra il 1997 e il 2006 – è la quasi completa autosufficienza energetica, raggiunta grazie all’utilizzo di materiali, tecniche costruttive e tecnologie innovative.
Addirittura un gruppo dieci edifici – Plueenergiehauser – sono stati realizzati in modo da produrre energia in quantità superiore a quella consumata che viene rivenduta a una società fornitrice di energia.
1 comment
Sempre affascinante e affabulatorio il mio appassionato, competente amico Alessandro Bianchi in materia di rigenerazione urbana. Cosa ci manca per attuare principi ed esemplificazioni europee di rigenerazione ai nostri malandati territori e periferie…., a cominciare dal cantiere grottescamente, scandalosamente eterno di Bagnoli….tanto per citare il più emblematico esempio nostrano…
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