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LuBeC 2023, Effetto Cultura a Lucca

by Redazione
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“Effetto Cultura” è il tema della XIX edizione di LuBeC, l’incontro annuale che si tiene al Real Collegio di Lucca il 28 e 29 settembre 2023. Due intense giornate di appuntamenti, tutti gratuiti. Otto cantieri tematici: PNRR BORGHI; IMMERSIVITÀ, COMPETENZE E LAVORO; SOSTENIBILITÀ ECONOMICA; TRASFORMAZIONE DIGITALE; MIC – MINISTERO DELLA CULTURA; TERRITORI E CITTÀ; SOSTENIBILITÀ SOCIALE E ACCESSIBILITÀ; SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE.

«L’economia creativa per uno sviluppo sostenibile, l’equilibrio tra reale e virtuale per amplificare il potere narrativo dei musei, il welfare culturale e le nuove strategie del fundraising sono solo alcuni dei temi, attualissimi, che saranno affrontati a LuBeC. – spiega Francesca Velani direttrice di LuBeC – I cantieri, alternando interventi di visione a presentazione di ricerche, laboratori di coprogettazione e seminari di approfondimento, intendono contribuire a sostenere il processo di accrescimento di competenze strategiche e tecniche necessarie al sistema pubblico e privato della cultura per muoversi con efficacia nell’ambito dello sviluppo sostenibile.»

 

Oltre al Riconoscimento LuBeC 2023, assegnato a personalità che si sono distinte nella valorizzazione della cultura, saranno presentate tre ricerche: la prima riguarda i borghi storici; la seconda esplora le nuove traiettorie del lavoro culturale cooperativo; la terza è una ricognizione sul posizionamento della cultura nella programmazione della politica di coesione europea 2021-2027.

A discutere e confrontarsi su Effetto Cultura, tra i tantissimi, ci saranno: Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino; Michele Lanzinger, direttore del MUSE Museo delle Scienze di Trento; Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie; dai Paesi Bassi, partner di questa edizione di LuBeC, la Vice Ambasciatrice Pauline Diepenbroek, Eppo van Nispen tot Sevenaer direttore del “Sound and vision Museum” di Hilversum ed altri; Alessandra Vittorini, direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali; Stefano Zamagni, docente di Economia Politica all’Università di Bologna; il sociologo Aldo Bonomi; Giovanna Barni, presidente Culturmedia Legacoop; Alessandro Rinaldi, direttore studi e statistiche del Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”; Angelo Argento, Presidente CulturaItaliae, promotore dell’Atlante Treccani sulle ICC. Ma sono davvero solo alcune delle personalità che saranno presenti.

Quattro i focus su cui si concentrerà il dibattito proposto dal Ministero della cultura: modelli di governance pubblico-privato; effetto cultura; innovazione tecnologica, digitalizzazione, immersività, gamification; sostenibilità (ambientale, economica, sociale) e patrimonio culturale. Nei 33 incontri del MiC si condivideranno le soluzioni relative alle progettualità e i modelli virtuosi di tutela e gestione, alla fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale attraverso il digitale, alle ricadute positive della cultura su salute e qualità della vita.