Era il 1828 quando Charles Lyell, uno dei padri fondatori della geologia come scienza moderna, visitò il Macellum, o Tempio di Serapide, a Pozzuoli. Riteneva che i fori provocati dai datteri di mare sui tre alti fusti in marmo cipollino dipendessero dai lenti movimenti della crosta terrestre. Aveva intuito il bradisismo. Il suo importantissimo lavoro, Principles of Geology pubblicato in due volumi nel 1830 e nel 1832, rese il monumento di Pozzuoli un’icona universale.
Per la prima volta, il prossimo 29 settembre – data che ricorda sia l’anniversario dell’eruzione del Monte Nuovo (1538) che la celebrazione della “Notte Europea dei Ricercatori” – il vincitore del premio internazionale “Lyell Medal” sarà celebrato nel Tempio di Pozzuoli. L’evento è organizzato dal Parco archeologico dei Campi Flegrei, dalla Geological Society of London e da La Terra dei Miti, impresa culturale guidata dall’architetto Maria Caputi che promuove la conoscenza del valore del territorio dei Campi Flegrei e che nel biennio 2021-2023 ha gestito il monumento in partenariato con il Parco archeologico.
Il riconoscimento della Geological Society of London, conferito ogni anno sin dal 1876 al geologo la cui ricerca ha portato contributi innovativi alla scienza, quest’anno è andato al geologo inglese Peter Clift, che a Pozzuoli illustrerà il proprio lavoro. A seguire gli interventi dei professori Mike Benton e Luca Ciancio.
Presenti, tra gli altri: il professore di geologia stratigrafica Alessandro Iannace; il direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano; il direttore dell’Osservatorio Vesuviano-INGV, Mauro Di Vito; la direttrice della Geological Society of London, Ruth Allington; il Console onorario del Regno Unito, Pierfrancesco Valentini. L’attore Alessandro Rubinetti leggerà alcune pagine del libro di Lyell.
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