La Sogin, la società di Stato che si occupa del decommissioning degli impianti nucleari, fa sapere di aver aggiudicato, lo scorso 20 giugno, l’appalto per realizzare l’edificio di processo dell’Impianto di Cementazione Prodotto Finito (ICPF) nel sito Itrec di Rotondella (Matera). Un progetto definito strategico per l’avanzamento del decommissioning nucleare in Italia.
A vincere la gara, alla quale avevano partecipato sette concorrenti, sono stati il Consorzio stabile Ansaldo New Clear (mandataria) e Monsud SpA (mandante). Valore 43 milioni di euro, comprensivo di 1,5 milioni per premio di accelerazione (visto il passato).
Nel complesso ci sono voluti meno di sei mesi, pare grazie ai poteri di deroga al Codice degli Appalti attribuiti all’Organo commissariale di Sogin.
Il progetto prevede la realizzazione di due strutture. “L’edificio di processo, dove saranno svolte in maniera remotizzata le attività di cementazione dei circa 3 metri cubi di soluzione liquida radioattiva denominata “Prodotto Finito”, e l’annesso deposito temporaneo DMC3/DTC3, già realizzato e dove oggi si stanno installando gli impianti. All’interno di quest’ultimo verranno sistemati in sicurezza i manufatti contenenti i rifiuti cementati e una sua area dedicata ospiterà i due speciali contenitori, denominati cask, con i 64 elementi di combustibile attualmente stoccati nella piscina dell’impianto, in attesa del loro conferimento nel Deposito Nazionale”.
Sogin assicura che comunque “attualmente i rifiuti radioattivi liquidi presenti nel sito sono stoccati in sicurezza in un serbatoio d’acciaio contenuto, a sua volta, in una struttura in cemento armato di elevato spessore, e sono monitorati regolarmente. Tali controlli hanno confermato sempre il buono stato di conservazione delle strutture di stoccaggio, che non hanno mai evidenziato criticità per la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente”.
Inoltre, “l’entrata in esercizio dell’Impianto alzerà i livelli di sicurezza e consentirà un incremento significativo delle attività di dismissione del sito lucano. Nel 2023, le operazioni di smantellamento cresceranno nell’insieme di oltre il 4% con un avanzamento complessivo del 35%”.