“Estate, luglio è rovente e afoso! / Fra le erbe grasse e setose / la steppa è chiazzata di fiori; / il fiume è gonfio d’acqua, il villaggio / si è spostato per i mesi estivi“. Da Estate, poesia del poeta kazakho Abaj Kunanbayuly (1886).
Parliamo infatti di Kazakhstan, e più precisamente di musica kazakha. Quella che abbiamo ascoltato l’altro giorno al Teatro Diana di Napoli. “Melodia dei Nomadi” il concerto eseguito dall’orchestra nazionale di strumenti popolari Kurmangazy e organizzato grazie all’impegno della Console onoraria del Kazakhstan a Napoli, Valentina Mazza. Tradizione strumentale kazakha, cantate, canzoni popolari. Ma anche un po’ di Verdi, Monti, Strauss. Una bella serata, certamente utile per avvicinare due popoli geograficamente così distanti. Dal Mediterraneo occidentale al cuore dell’Asia.
La Console onoraria Valentina Mazza