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Al Festival di Torino confronto tra Monti e Verstsgen

by Pietro Spirito
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Il festival internazionale dell’economia di Torino si è aperto l’altro giorno al teatro Carignano con un dibattito su “Europa, aiuti di Stato, competizione globale”. Il confronto si è svolto tra Mario Monti, senatore a vita, e Margrete Verstsgen, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea e Commissario alla concorrenza, coordinati da Marco Zatterin.

Le bizze del sistema di connessione web hanno impedito di ascoltare compiutamente il pensiero della Verstsgen, impegnata in un vertice in Svezia tra i ventisette ministri della Unione Europea sulla competitività industriale.

Mario Monti ha sottolineato che l’Europa ha sviluppato un sistema di controlli molto efficace per tenere a bada da un lato i soprusi delle imprese, che si esprimono in termini di formazione di cartelli e di abusi di posizioni dominanti, e dall’altro le intromissioni degli Stati sui mercati, che si determinano per effetto degli aiuti di Stato.

Marco Zatterin ha fatto notare che lo scenario sta evolvendo in una direzione differente, dopo la decisione degli USA di varare un poderoso sistema di aiuti pubblici (Inflation Reduction Act), iniziato con 300 miliardi di dollari di finanziamenti ed ora giunto a valere oltre 1.000 miliardi di dollari, finalizzato a proteggere l’industria nascente nei settori della transizione ecologica e digitale. L’Europa si trova ora a dover fronteggiare i due grandi giganti dell’economia mondiale, la Cina e gli Stati Uniti, che hanno indirizzato le politiche economiche verso straordinarie azioni di politica industriale, rispetto ad un mercato unico europeo che nei decenni ha costruito e consolidato politiche per la tutela della concorrenza.

La Commissaria Verstsgen ha sottolineato che le nuove sfide rappresentano la discontinuità del nostro tempo. Verso l’intelligenza artificiale vanno messe in campo tempestivamente politiche di regolazione che non possono aspettare i tempi delle decisioni istituzionali. La Commissione Europea, assieme agli Stati Uniti ed agli altri paesi occidentali, sta promuovendo un tavolo di coordinamento con l’industria della intelligenza artificiale per condividere regole volontarie di disciplina che consentano di gestire i rischi che stanno emergendo per effetto della tumultuosa innovazione tecnologica, apportatrice di potenziali benefici ma anche di incognite gravide di incertezze per la stessa sopravvivenza dell’umanità, oltre che per la tenuta delle democrazie.

Sul fronte delle tradizionali politiche per la concorrenza, Mario Monti ha sottolineato che l’Italia mantiene permanentemente viva la resistenza verso la tutela delle sacche di privilegio concessionario, come accade per i balneari. Le minoranze determinate riescono a prevalere sulla tutela degli interessi collettivi diffusi, ed una politica debole ascolta le voci di chi non intende perdere privilegi.