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Conferenza umanitaria sul Corno d’Africa all’ONU

by Vincenzo Pascale da New York
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Nella foto in alto il Vice Ministro Edmondo Cirielli. Alla sua sinistra l’Ambasciatore Massari, Permanent Representative Missione Italiana ONU, e alla sua destra l’Ambasciatore Guariglia, Segretario Generale della Farnesina.

 

L’emergenza umanitaria, climatica e alimentare nel Corno d’Africa riesce a cementare un parterre di Stati Membri dell’ONU altrimenti difficilmente possibile su altre istanze globali. E’ successo mercoledì 24 maggio, nella Sala delle Conferenze numero 7 (gremita di delegati e giornalisti). La presenza del Segretario Generale dell’ONU, Antonio Gutierres e dei diplomatici degli Stati Membri che hanno lanciato l’iniziativa umanitaria, ha reso l’evento di prim’ordine. Evento co-organizzato dalle Missioni dell’Italia, Qatar, Stati Uniti, Regno Unito, in collaborazione con i governi di Etiopia, Kenya e Somalia. Ai loro rappresentanti si sono aggiunti quelli di numerosi altri Stati membri ONU: dal Giappone al Portogallo, all’Irlanda, alla Danimarca, alla Cina e persino alla Russia.

Lo scopo di questo summit di alto livello era quello di raccogliere 2.4 miliardi di dollari per far fronte alla crisi climatica ed ai conflitti nel Corno d’Africa. 32 milioni di persone stanno soffrendo questa catastrofe umanitaria.

L’Italia si è impegnata per finanziare progetti per 70 milioni euro (40 miliardi forniti immediatamente, gli altri 30 dilazionati). I fondi annunciati durante l’incontro del 24 maggio scorso serviranno come aiuti nelle risorse idriche, nella catena alimentare e per la protezione dei civili. La situazione nel Corno d’Africa è infatti drammatica: solo nel 2022 sono decedute in Somalia 43mila persone a causa della siccità, metà delle quali bambini sotto i 5 anni d’età. Gli allagamenti hanno causato danni a circa 900mila persone.

Come ribadito dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, la comunità internazionale deve investire maggiormente nel legame tra azioni di sviluppo ed azioni umanitarie per garantire interventi duraturi ed immediati. L’Ambasciatrice USA Linda Thomas-Greenfield ha annunciato l’impegno del governo USA a stanziare 1miliardo e 400 milioni di dollari per la regione. In linea con i valori americani: aiutare i bisogni degli altri, quando ne abbiamo le capacità. Sulla stessa lunghezza d’onda umanitaria il Ministro dello Sviluppo del Regno Unito, Andrew Mitchell e l’Ambasciatrice del Qatar: Sceicca Alya bint Ahmed al Thani. Ed ha invitato tutti gli Stati Membri a sostenere con fermezza questo importante aiuto umanitario.

 

Ha concluso i lavori il Vice Ministro agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli, che ha parlato per il Governo Italiano. Cirielli ha sottolineato la grave crisi umanitaria in corso nel Corno d’Africa ed ha invitato gli Stati Membri a rispondere tempestivamente. Un ritardo nelle operazioni umanitarie aumenterebbe il numero delle persone a rischio, già stimate in 20 milioni. Solo un coordinamento internazionale ed a vari livelli può affrontare e risolvere questa crisi. Una sfida che va affrontata con il sostegno di tutti gli Stati Membri. Il Vice Ministro Cirielli ha poi ringraziato tutti gli stakeholders che hanno annunciato il loro supporto finanziario a questa emergenza globale. L’auspicio deve essere quello di continuare a lavorare insieme e coordinare gli interventi umanitari per uno sviluppo di lungo termine del Corno d’Africa.

Insomma, una giornata di grande successo diplomatico ed umanitario che ha visto la Diplomazia Italiana in prima fila.