Il progetto presentato ha convinto gli organizzatori: valorizzazione in primis del patrimonio bibliotecario del territorio ma anche integrazione di esso con le collezioni museali, artistiche e letterarie. Coinvolgimento dei docenti, senza il cui impegno e progettualità la lettura rimane per i ragazzi un corpo estraneo rispetto alle attività scolastiche ordinarie. Programmi di lettura per anziani, che forse sono quelli che più si dedicano a questa attività e giovani. Il substrato sul quale poggia il riconoscimento alla città di Genova è già fertile da tempo, basti pensare ad iniziative quali il Festival della Storia e quello della Scienza, senza dimenticare le mostre dell’editoria e le fiere del libro. La Superba ha superato la concorrenza di Firenze, Lugo (Ravenna), Nola (Napoli), San Quirico d’Orcia (Siena) e San Salvo (Chieti). La prima Capitale italiana del Libro fu Chiari (BS) nel 2020, alla quale il Consiglio dei ministri attribuì il titolo per le attività di promozione della lettura quale strumento indispensabile per sostenere la comunità. In quell’anno sciagurato il racconto avvenne attraverso i canali social dell’amministrazione comunale. Nel 2021, la città vincitrice fu Vibo Valentia; l’anno seguente, invece, fu la volta di Ivrea.
L’ambizioso ma possibile progetto presentato da Genova si realizzerà con la partecipazione di Enti pubblici e privati, in un coordinamento di sistema che ormai si è compreso come sia l’unico modo per garantire non solo fondi ma anche ritorno di immagine culturale, turistica ed economica per la città. Più recentemente ce lo hanno insegnato Matera e Procida, capitali della cultura rispettivamente per il 2019 e il 2022, che hanno saputo, facendo sistema, creare un significativo modello da imitare.
Non a caso il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha commentato: Contento e orgoglioso di quanto fatto dalla nostra città, un riconoscimento che innalzerà il livello culturale… Investiremo sulle biblioteche e abbiamo l’idea di aprire biblioteche e archivi anche in orari serali e notturni. Strutture aperte per tutte le 24 ore per leggere e studiare. Coinvolgeremo persone importanti per la lettura di libri, magari a teatro, ringrazio tutto il team di lavoro.
Il titolo scelto per il progetto è A pagine spiegate, mutuato dal linguaggio marinaro e dalla tradizione marittima che da sempre caratterizza la città di Genova. Come le vele si spiegano al vento così le pagine vengono spiegate, aperte perché possano accogliere non solo appassionati ma anche coloro che ancora non sanno quanto bene all’anima possa fare la lettura non solo in termini di impiego virtuoso del tempo ma di conoscenza, apertura mentale, accoglienza delle parole e dei pensieri altrui. La proposta, che individua Palazzo Ducale come soggetto attuatore, prevede un vasto numero di attività sul territorio che va da letture pubbliche a interventi strutturali alle biblioteche cittadine, dalle attività educative all’acquisto volumi, dalle mostre con protagonisti i libri a una particolare edizione dei Rolli days che sono l’evento con cui Genova celebra i suoi Palazzi, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2006. I Palazzi dei Rolli si chiamano così perché, al tempo dell’antica Repubblica di Genova, ospitavano le alte personalità che si trovavano a Genova: gli alloggi venivano assegnati sulla base di un sorteggio dalle liste degli alloggiamenti pubblici chiamate “Rolli”, che in italiano corrisponde a “ruoli”, cioè elenchi. Quest’anno la manifestazione si terrà dal 28 aprile al 1° maggio 2023, in concomitanza quindi con lo svolgimento dell’evento.
Il dossier di candidatura è stato presentato da Giacomo Montanari, coordinatore del Tavolo della cultura, e Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. Fra gli eventi mi piace ricordare Gli itinerari letterari che ci porterà alla scoperta dei luoghi amati dagli scrittori e non solo. Si parla infatti di Montale, Caproni Campana ma anche De André. La mia Liguria recita un famoso spot televisivo, forse questa sarà l’occasione per inverare il motto. La Liguria come luogo dell’anima e della riscoperta di valori e cultura che sono liguri ma anche miei, tuoi, nostri.