Sulla piattaforma web del MIBACT (Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo) dal 3 febbraio scorso è accessibile on line il Censimento delle Architetture Italiane dal 1945 ad Oggi. Un massivo repertorio delle architetture più significative realizzate nel nostro Paese a partire appunto dal 1945, l’anno zero dal quale, finita la Seconda guerra mondiale, comincia non solo simbolicamente la ricostruzione dell’Italia sulle macerie post-belliche.
Una ricostruzione, non solo architettonica ed infrastrutturale, che si accompagna nel corso degli anni ad una trasformazione sociale ed economica che porterà l’Italia, passando per il periodo del cosiddetto boom economico, a diventare una delle potenze industriali dell’Occidente. Una vera e propria mutazione genetica, letta attraverso la lente dell’architettura. Disciplina politica quantomai (nel senso etimologico del temine), che è riuscita ad essere lo specchio non deformante di un Paese che da agricolo e, sostanzialmente, arretrato ha saputo trasformarsi profondamente, diventando, soprattutto nel corso degli anni Sessanta e Settanta, quello che conosciamo oggi, con i suoi splendori e le sue miserie.
Il censimento di cui parliamo è un’impresa davvero notevole, anche in termini numerici: parliamo di circa 5000 schedature digitali di architetture di interesse storico-artistico ed aree urbane significative presenti su tutto il territorio nazionale. Promosso dalla Direzione Generale Creatività contemporanea del Ministero, il progetto risulta avviato nel 2002 ed è in continuo aggiornamento ed evoluzione. Con l’ausilio delle strutture periferiche del Ministero, degli Enti locali, delle Università e di vari centri di ricerca specialistici, continueranno a svolgersi ulteriori campagne di ricognizione e documentazione del patrimonio architettonico contemporaneo italiano.
Nello spirito tutto contemporaneo della divulgazione libera e della democrazia digitale, il portale del Ministero è aperto a tutti e facilmente consultabile grazie ai numerosi campi di ricerca messi a disposizione degli utenti.
La metodologia utilizzata per la selezione ed il censimento delle opere risponde a canoni di “qualità” delle architetture, individuate in virtù di criteri in parte di tipo bibliografico e in parte di tipo storico-critico.
Nello specifico, come si legge nell’introduzione alle pagine del portale “…In particolare, le verifiche bibliografiche tengono conto della ‘fortuna critica’ di un’opera architettonica, delle citazioni in studi storico-sistematici e di riconosciuto valore nazionale ed internazionale. I criteri storico-critici prendono in esame elementi legati alle vicende storiche e architettoniche, all’evoluzione del dibattito culturale e disciplinare, al ruolo significativo svolto dall’opera nel contesto, alla notorietà e rilevanza del suo autore…”.
Al fine di dare omogeneità e coerenza alla catalogazione effettuata, ma anche per offrire uno sguardo locale e geograficamente definito, la selezione è stata “…attuata attraverso la discussione e l’approfondimento con le Università e Fondazioni affidatarie delle ricerche, tiene conto anche del quadro generale della cultura architettonica regionale, uno scenario complesso e in alcuni casi ancora poco definito, ricco di voci, di personalità, di episodi ora conosciutissimi o del tutto sconosciuti…”.
La conoscenza e la valorizzazione del patrimonio architettonico, ma anche l’incentivazione alla salvaguardia ed al recupero dello stesso, sembrano essere i leit motiv di quest’opera meritoria, grazie alla quale migliaia di architetture di valore sono a portata di click: un vero e proprio inno alla cultura della conoscenza.
Attraverso le molteplici chiavi di ricerca utilizzabili sul portale è possibile effettuare un bellissimo viaggio virtuale nel mondo dell’architettura italiana, una sorta di Promenade Architecturale, per usare, speriamo non a sproposito, lo splendido termine coniato da Le Corbusier.
Viaggi che diventano esperienze immersive alla scoperta di un paese e dei suoi maggiori architetti, che nel periodo che va dal dopoguerra agli settanta, sono stati un faro per la cultura architettonica contemporanea, sia a livello europeo che mondiale.
Viaggi che però possono soffermarsi anche semplicemente alla scoperta delle architetture cosiddette minori, che magari abbiamo vicino casa, e di cui ignoriamo la storia e l’importanza.