Cari lettori, chiudiamo l’anno 2022 tra molte incertezze, preoccupazioni ed un sopito sospiro di speranza. L’America, la Nazione che ha dominato il mondo economico e geopolitico mondiale, chiude quest’anno in uno stato di incertezza.
Il freddo polare che ha colpito il Nord dello Stato di New York, facendo circa quaranta vittime, ha scosso la Nazione. Morire di freddo o per il freddo sembrava più un disastro da Paesi poveri. Eppure è successo nella ricca ed opulenta America.
La guerra in Europa interessa l’America direttamente e l’attuale Presidente Biden ha ribadito il sostegno economico e militare al leader ucraino, Zelensky, in visita a Washington. Una vittoria geopolitica di Biden che è rimbalzata in Europa. L’asse geopolitico e militare non sempre in sincronia tra le due sponde dell’Atlantico si va rafforzando.
L’economia americana cresce, ma non a ritmi vertiginosi. Tutti gli indici di occupazione sono positivi, mentre Wall Street va in altalena. Su e giù. Il mood della Nazione di New York è di attesa.
La presidenza Biden rassicura il Paese sulla sua tenuta democratica. I repubblicani, silenti o pro Trump, ancora parlano di frodi elettorali. Intanto Trump è stato messo a nudo dal Congresso. Dovrà mostrare le sue dichiarazioni dei redditi, ma soprattutto è stato messo in stato di accusa per i fatti del 6 gennaio 2021. Insurrezione armata e assalto a Capitol Hill.
New York invasa da miglia di turisti, tanti gli europei, e da migliaia di senza tetto. Qualche studio effettuato ne ha censiti 60mila. Una città nella città. Risolvere il problema dei senza tetto è il grande rebus delle metropoli globali. A partire da New York. I ristoranti, quelli che non hanno chiuso causa pandemia, sono strapieni. Eppure regna un silente smarrimento.
L’America recupera il suo dominio geopolitico mondiale, l’economia di New York va bene. Rimane ancora il grande divario tra i redditi della popolazione. La chiamano disuguaglianza. Ridurla, soprattutto nelle aree rurali, sarà la grande sfida dei prossimi due anni della Presidenza Biden. L’ottimismo c’è ma è di corto raggio. Un passo alla volta per stabilizzare la Nazione e l’economia. Buon Anno a tutti da New York City.